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Telecom Italia diventa francese? Dopo Vivendi, mire di Orange

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MILANO (WSI) – Telecom Italia diventa la più ambita nel settore delle telecomunicazioni europee. Non solo il gruppo Vivendi guidato da Vincent Bollorè e l’imprenditore-magnate delle tlc Xavier Niel, ora c’è un’altra società che sembra puntare le sue attenzioni su Telecom Italia, provocando però non poche preoccupazioni e grattacapi al Governo.

Si tratterebbe di Orange, secondo quanto riporta l’inserto settimanale della Repubblica “Affari e finanza”. La società francese partecipata da Parigi avrebbe dato mandato a Bnp Paribas e Morgan Stanley per valutare le opportunità di aggregazione in Europa. Lo scorso mese però l’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano, in relazione alle eventuali mosse da parte della società Orange, aveva affermato  di non saper nulla.

“Non so cosa stia facendo Orange, ma non ho avuto alcun contatto con altre telco che potrebbero essere interessate ad un consolidamento europeo. Mi sembra prematuro (…) è la finanza che spinge su queste operazioni”.

Il rischio principale dell’incognita Orange deriva dal fatto che l’azienda francese ha al suo interno lo Stato francese che detiene una quota molto importante e come tale a preoccupare anche il Premier Matteo Renzi è che una possibile aggregazione Telecom Italia-Orange significherebbe portare la più importante azienda delle tlc italiane in mano alla Francia, inclusa la rete a banda larga che rappresenta una buona fetta di investimenti per la futura crescita del Paese.

I nodi da sciogliere sono molti. Come reagirà Vivendi, socio di Telecom Italia, a questo tipo di opzione? Come si potrà costruire un’unione tra Orange, partecipata dallo Stato francese, e Telecom Italia? Le risposte ancora non ci sono ma tra gli addetti ai lavori l’ipotesi di unione tra Orange e Telecom Italia è la più quotata del 2016. Intanto a Piazza Affari il titolo Telecom Italia guadagna terreno, balzando al 2,31%, a 1,1940.