Il mercato dei titoli legati alle aziende telefoniche sembra dare segnali molto positivi e anzi batte il resto del mercato. Il caso della Ericsson (vedere ERICY), in crescita mercoledi’ del 10% dopo l’accordo con Microsoft, non e’ che l’ultima dimostrazione in ordine di tempo.
Un fan dei telefonici e’ Ralph Acampora. Secondo il guru della Prudential Securities di New York, infatti, nel breve periodo questo settore dara’ risultati di gran lunga migliori rispetto al passato, anche se il comparto potrebbe non essere ancora al massimo della redditivita’ nel medio-lungo periodo.
Un’analisi piu’ approfondita, inoltre, fa presupporre un andamento sempre in crescita dei titoli del settore delle telecomunicazioni a lunga distanza ed un loro rapido boom in termini di prezzi, fino a toccare i vertici delle classifiche di borsa.
Un occhio di riguardo va, quindi, rivolto verso quattro grandi gruppi multinazionali: Alcatel (vedere ALA, quotazioni e grafici interattivi), Deutsche Telekom AG (DT), Nippon Telephone & Telegraph (NTT) e Nokia Group (NOK).
In particolare, Deutsche Telekom e Nippon Telephone si dimostrano i titoli a maggior potenziale, considerando la loro quotazione attuale e le previsioni al rialzo di Acampora che attestano il primo a un prezzo obbiettivo di 75-80 e il secondo a 150-160.
Proprio in un’ottica di futura leadership sono da inquadrare i massimi livelli raggiunti recentemente sia da Alcatel, che da Nokia, e infine mercoledi’ dalla svedese Ericsson.
In particolare, nel caso di Nokia, la tendenza al rialzo del titolo e’ da attribuirsi alla recente relazione annuale agli analisti nella quale il management ha corretto alcuni dati di previsione per gli anni 2001 e 2002. Le aspettative di crescita nella clientela di telefonia mobile e nel potenziale aziendale sul breve termine sono stati innalzati al 30-40%, mentre l’obiettivo sul medio termine dell’azienda e’ stato portato al 25-35%.
A seguito della presentazione e delle ottimi previsioni di Nokia, un analista di Credit Suisse First Boston, un’importante banca d’affari, ha innalzato la stima a 2,73 dollari di utile per azione, cioe’ del 6%, per il 2000 e a 3,29 dollari, cioe’ del 8%, per il 2001. Inoltre, ha ripetuto il suo consiglio a comprare Nokia prevedendo una crescita del titolo a quota 182 nei prossimi dodici mesi.