NEW YORK (WSI) – Sembra passata la tempesta diplomatica su Ceuta. La Russia ha rinunciato allo scalo tecnico al porto spagnolo della sua flotta guidata dalla portaerei Ammiraglio Kuznetsov e diretta in Siria, inizialmente previsto a partire da venerdì e che aveva suscitato forti timori da parte della Nato.
Lo ha annunciato il ministero degli Esteri spagnolo, che in una nota ha fatto notare che:
“L’ambasciata della Russia a Madrid ci ha appena comunicato che ritira la sua domanda di autorizzazione ad uno scalo della sua flotta. Il che significa che lo scalo è stato cancellato”, ha detto il ministero in un comunicato.
La Nato aveva fatto pressioni su Madrid affinchè negasse a Mosca l’autorizzazione allo scalo. Sulla questione era intervenuto personalmente il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, affermando che “spetta a ciascun Paese decidere se autorizzare” l’attracco ma che “tutti i membri della Nato sono coscienti che questo gruppo potrebbe essere utilizzato per i raid aerei su Aleppo”.
“La Spagna – aveva ironizzato a questo proposito l’ex premier belga Guy Verhofstadt, leader del blocco liberale all’Europarlamento – ha firmato la settimana scorsa la dichiarazione dell’Unione Europea sui crimini di guerra russi ad Aleppo: oggi aiuta a rifornire una flotta in viaggio per compiere altre atrocità”.
Poco dopo, il ministero degli Esteri spagnolo ha comunicato la cancellazione della richiesta da parte del portavoce dell’ambasciata russa a Madrid, Vasilij Nioradze, che non ha aggiunto dettagli. Tutto questo mentre da Mosca, il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov si affrettava a negare l’intenzione di fare rifornimento a Ceuta:
“Il ministero della Difesa russo non ha fatto richieste alle autorità spagnole”. La flottiglia, ha aggiunto, ha tutte le risorse necessarie a completare i propri impegni autonomamente”.