(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro continuano le pressioni sui titoli periferici. Lo spread sul decennale Grecia-Germania si è portato sopra i 500 pb, mentre quello Portogallo-Germania ha toccato un nuovo massimo a 169 pb. Allo stesso tempo il Cds a cinque anni greco è arrivato questa mattina oltre i 500pb, mentre quello del Portogallo a 245 da 201.
Ad Atene sono iniziati i colloqui tra Fmi, Bce e Commissione europea che, in base alle prime indiscrezioni, terminerà entro il 15 maggio, ovvero pochi giorni prima della scadenza di circa 10 Mld€ di bond greci e poco dopo le elezioni in Germania.
Il protrarsi dei colloqui fino a metà maggio permetterebbe ai parlamenti nazionali di approvare l’erogazione dei prestiti ad Atene e soprattutto darebbe la possibilità alla Germania di superare il turno elettorale ed avere maggiore libertà nell’erogazione della sua quota parte del piano (circa 8,5Mld€).
Intanto ieri il ministro delle Finanze greco ha dichiarato che l’attivazione del pacchetto di aiuti potrebbe essere chiesta anche prima della fine dei colloqui. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di attingere inizialmente agli aiuti del Fmi e dare così ai singoli paesi la possibilità di dar via all’iter burocratico necessario per effettuare il finanziamento.
In Grecia continuano gli scioperi contro il piano di austerity del governo. Oggi manifesteranno i dipendenti pubblici che protestano non solo contro le misure volute dall’Unione europea che comprendono tagli ai salari, aumento delle tasse e congelamento delle pensioni ma anche per indurre il governo a non concordare ulteriori tagli in vista del finanziamento Fmi-Ue.
Deludente il risultato dell’asta tedesca sul titolo trentennale fino a 3Mld€, avendo ricevuto una domanda di soli 2,75Mld€. Il Fmi ha ridotto le stime di crescita dell’Italia per il 2010 allo 0,8% dall’1% stimato a gennaio (1,2% da 1,3% nel 2011), mentre per l’area Euro sono rimaste invariate all’1%.
Negli Usa tassi di mercato in calo soprattutto sulla parte a lungo termine, in una giornata di sostanziale invarianza dei listini azionari dove il recupero del comparto degli industriali e dei tecnologici è stato bilanciato dal calo del comparto relativo alla spesa sanitaria e di quello delle telecomunicazioni.
Ieri il comparto bancario ha registrato comunque una giornata positiva, aiutato da alcune performance in particolare come quella di Morgan Stanley: +4% dopo la pubblicazione dei dati trimestrali. Anche Apple ha messo a segno un marcato recupero (+6%) che ha portato il titolo ai nuovi massimi storici, dopo i favorevoli dati trimestrali e le dichiarazioni dell’ad Steve Jobs che ha promesso l’introduzione di nuovi prodotti in corso d’anno.
Il Fmi ha rivisto al rialzo le stime di crescita Usa portandole al 3,1% e 2,6% rispettivamente per il 2010 ed il 2011. Lo stesso Fmi ha anche indicato gli Usa come il paese che meglio sta beneficiando del recupero della crescita nell’ambito delle economie sviluppate. Oggi saranno comunicati gli importi in emissione la prossima settimana sul comparto 2,5 e 7 anni.
Valute: euro sempre in prossimità di 1,34, con focus sull’inizio dei colloqui sul piano di salvataggio della Grecia. Il principale livello di supporto nel breve si colloca a 1,3340. Yen in apprezzamento vs euro e dollaro sulla scia del calo delle borse asiatiche (sebbene ci siano stati alcuni rialzi sui listini minori) in attesa del discorso di oggi del presidente Usa Obama.
Il cross euro/yen continua a mantenersi all’interno del range 123-125,70. Verso dollaro il supporto più vicino si colloca in prossimità di 92,60, mentre la resistenza passa da 93,50.
Sul fronte yuan cinese, ieri il Fmi ha ribadito che per la Cina è essenziale consentire un apprezzamento della propria valuta per contrastare l’eccesso di domanda. Il Fmi si allinea così alle richieste fatte in precedenza dagli Usa, dall’Europa e, recentemente, da Brasile ed India. Oggi inizia il G20 dove si discuterà di questo argomento.
Materie Prime: giornata positiva per i metalli preziosi ed il comparto agricolo. Il settore peggiore della giornata è stata quello dei metalli industriali guidati da piombo (-1,6%) ed alluminio (-1,5%). In lieve calo il greggio Wti (-0,2%) dopo il rialzo inatteso delle scorte Usa.
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