Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito a forti tensioni sui mercati in particolare a partire dal pomeriggio dopo il fallimento delle trattative in Grecia per la formazione di un nuovo governo. Il presidente Papoulias ha confermato il ritorno delle urne per metà giugno. Questa mattina ci sarà un incontro per la creazione di un governo temporaneo che conduca alle prossime elezioni.
Il ministro delle finanze tedesco, Schaeuble, ha ribadito la linea dura dichiarando che la Grecia per restare nell’euro deve implementare le misure di austerità.
La Grecia ha ufficialmente confermato il pagamento del bond da 436Mln€ scaduto ieri.
Ieri si è tenuto l’incontro tra il neo-presidente francese Hollande e la cancelliera Merkel, nel corso del quale sono state discusse misure per la crescita in Grecia. Entrambi i leader hanno affermato la volontà che la Grecia continui a stare nell’euro.
In un’intervista al giornale tedesco Weltwoche, l’ex governatore Bce Trichet ha dichiarato che l’uscita della Grecia dall’euro è la peggiore opzione possibile.
Le borse europee hanno reagito male alle notizie provenienti dalla Grecia con un forte calo dei listini guidati dal comparto finanziario.
Gli spread vs Germania ieri sono saliti e questa mattina in apertura il trend sembra proseguire: quello spagnolo ha registrato il nuovo record oltre i 500pb, mentre quello italiano è tornato sopra i 450pb. Segnaliamo anche che per il terzo giorno consecutivo lo spread 2-10 anni swap si colloca sotto i 100pb, minimi dal 2009, possibile segnale di ulteriore rallentamento dell’economia nei mesi a venire. Nuovo minimo storico anche del decennale britannico.
Sul fronte macro il pil tedesco migliore delle attese ha evitato che la crescita dell’intera area abbia registrato un valore negativo per il secondo trimestre (è risultata invariata su base trimestrale). In calo per il terzo trimestre consecutivo quella italiana (-0,8% t/t).
Oggi da segnalare l’asta sul decennale tedesco (fino a 5Mld€) che fornirà un’indicazione sull’appetibilità dei bond tedeschi all’attuale livello di tasso (circa l’1,44%).
Negli Usa indice S&P500 in calo sulla scia delle performance negative soprattutto del comparto materie prime, in seguito all’evoluzione della crisi greca.
Il titolo JPMorgan che nei giorni scorsi aveva contribuito notevolmente al calo, è ieri risultato il migliore del Dow Jones con un recupero di oltre l’1%.
I dati sulle vendite al dettaglio di aprile sono risultati leggermente inferiori alle attese, mentre la fiducia dei costruttori di maggio è arrivata ai massimi da 5 anni, a fronte di un tasso di inflazione in calo al 2,3% ad aprile.
Infine i dati sull’andamento dei flussi di capitale, hanno confermato la Cina prima detentrice di Treasury al mondo con un ammontare totale di 1170 Mld$.
Valute: accelera il deprezzamento dell’euro vs dollaro sulla scia delle notizie dalla Grecia con il cross che si è spinto fino ad area 1,275. Questa mattina il trend sembra proseguire, con il cross calato sotto 1,27. I livelli di supporto e resistenza si collocano a 1,262 ,ultimi minimi relativi e 1,27.
Dollaro in apprezzamento soprattutto vs le valute dei paesi emergenti e di quelli esportatori di materie prime, le cosiddette commodity currency tra cui figurano dollaro australiano e corona norvegese.
Andamento misto per lo yen con la valuta nipponica in deprezzamento vs dollaro e in apprezzamento vs euro con il cross verso quest’ultimo che ha toccato i minimi da metà febbraio sotto quota 102. Tale area rappresenta il principale supporto che, qualora venisse rotto, potrebbe portare il cross a raggiungere area 100. Prima resistenza a 102,80. Verso dollaro il supporto si colloca a 79,40 e resistenza a 80,60.
Materie Prime: ancora in calo le materie prime con l’indice GSCI sceso ai minimi da quasi 5 mesi sulla scia della vicenda Grecia. Tra gli energetici prosegue il calo del Wti (-0,8%), mentre rimbalza il gas naturale Usa (+2,8%). In controtendenza il Brent (+0,6%) anche se questa mattina sta perdendo oltre l’1% con il future poco sopra i 110$/b.
Giornata negativa per i metalli industriali e preziosi. I dati relativi alla detenzione di oro mediante l’Etf SPDR Gold (il più grande al mondo con circa 64Mld$ di oro) nel primo trimestre hanno evidenziato un incremento della quota di George Soros a fronte di invarianza di quelle dell’hedge fund Paulson & Co. In rialzo la maggior parte degli agricoli.
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