NEW YORK (WSI) – Con la crisi ucraina e i rapporti Russia-Stati Uniti sempre più tesi, alcuni parlamentari americani hanno chiesto al capo della NASA, come viene riportato da Bloomberg, come gli Stati Uniti intenderebbero mantenere l’utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale, nel caso in cui la Russia minacciasse di porre fine alla sua partecipazione dopo il 2020.
“We will need to step back and evaluate the costs and benefits of maintaining” the station “without our Russian partners,” House Science Committee Chairman Lamar Smith, a Texas Republican, and members of the panel said in a letter today to NASA Administrator Charles Bolden.
“Avremo bisogno di fare un passo indietro e valutare i costi e i benefici del mantenimento (della stazione) senza i partner russi”, ha detto Lamar Smith, repubblicano del Texas e presidente della Commissione di Scienza alla Camera, in una lettera inviata al numero uno della NASA, Charles Bolden.
Il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin, già lo scorso 13 maggio aveva minacciato lo stop alle esportazioni dei motori russi necessari per i razzi militari statunitensi, aggiungendo anche che la Russia potrebbe ritirarsi dalle operazioni della stazione spaziale.
Nella lettera scritta dai membri del Congresso Usa, a seguito della minaccia del vice primo ministro russo, é scritto: “La nostra partnership con la Russia in ambito spaziale storicamente ha sopportato la divisione politica. Ma le dichiarazioni del vice primo ministro Rogozin, sollevano ora gravi preoccupazioni circa la forza di tale partnership”.