Società

Terremoto 4,6 nella notte sullo stretto di Messina

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news
Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Corriere della Sera – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Roma – Un terremoto di magnitudo 4,6 è stato nitidamente avvertito sullo Stretto di Messina (sia sulla costa siciliana che quella calabrese) all’1 e 12 della notte. Lo riferisce l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Un risveglio di soprassalto, mobili che traballano, lampadari che si spostano. Batticuore e paura, tanta. Ma la scossa non ha provocato nessun’altra conseguenza. L’epicentro è stato in mare, a una profondità di 46 chilometri.

PAURA – Le prime testimonianze raccolte al telefono sono di persone spaventatissime. «E’ stata una scossa breve e intensa – racconta alla redazione tablet del «Corriere» Ruggero, studente che abita nel centro storico di Messina -. Mi sono svegliato d’improvviso, mi è parso di sentire i mobili spostarsi. Ma non ci sono state altre conseguenze. Me lo confermano anche parenti e amici che ho contattato subito al telefono e su Facebook».
Sono le stesse parole che vengono ripetute al comando provinciale dei vigili del fuoco di Messina, subissati dalle telefonate. «Stiamo ricevendo centinaia di chiamate da parte di persone spaventate – dicono alla sala operativa -, ma tutti sinora ci stanno assicurando di non dover segnalare danni a cose o a persone». Le onde sismiche sono state nitidamente avvertite da chi abita non solo nei comuni più prossimi all’epicentro (Scilla, Calanna, Fiumara, Laganadi, Sant’Alessio in Aspromonte) ma anche in località più lontane, nel Cosentino e nel Catanese.

TAM TAM – L’allarme è rimbalzato immediatamente sui social network, tra richieste di informazioni inviate a familiari e conoscenti e testimonianze di prima mano -«Sono sceso a dare un’occhiata nelle cantine e sono salito all’ultimo piano del palazzo, non ci sono danni», scrive Antonio su Twitter – c’è qualcuno che si preoccupa. «Ci siamo salvati perché l’epicentro è stato ad una profondità di oltre 40 chilometri – è il «cinguettio» di Salvatore -. Sennò ci sarebbe stata una lunghissima conta dei morti». Qualcuno descrive una specie di incubo: «Continuavo a ripetermi: adesso smette, adesso smette, adesso smette – twitta Valentina Pellitteri-. Ora sono le 3. Spero di riuscire a dormire». C’è infine chi riporta su Twitter un dato fornito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: tra Sicilia e Calabria, dal 14 agosto sono state avvertite altre 13 scosse di magnitudo inferiore a 3.

Copyright © Corriere della Sera. All rights reserved