Economia

Terremoto Brexit … Come si muoverà la borsa Italiana

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Non si può che definire “un venerdì nero” un vero e proprio terremoto ha colpito il nostro listino che ha perso un drammatico  meno 12,5%, contro un meno 2,4% della borsa Inglese, ciò ad indicare che probabilmente il Brexit non porterà le disgrazie annunciate all’Inghilterra, ma piuttosto causerà problemi seri all’Europa e quindi anche al nostro paese.

In particolare sul nostro listino pesano  gli scheletri negli armadi degli istituti bancari , scheletri di nome “crediti inesigibili”, che hanno fatto affossare i titoli di tutte le banche.

La velocità di rotazione dei volumi parla da sola: “è stato panico  apocalittico” ,  volumi  impazzati.  A questi livelli non si erano mai visti sulla borsa Milanese,  a vendere non è mancato proprio nessuno.

Evidente che in questo contesto ogni tipo di previsione è ad altissimo rischio di errore,  i mercati devono avere il tempo di raffreddarsi  grazie anche all’intervento  delle banche centrali che dovrebbero iniziare a comprare per assorbire l’offerta impazzita. Proveremo comunque a fare una previsione con razionalità.

Velocità Volumi

I prezzi sono tornati sui livelli di tre mesi fa, ovvero in corrispondenza della trend line del ciclo decennale. Un’ eventuale rottura di tale supporto darebbe il via ad ulteriori ribassi .

Le probabilità a mio avviso sono comunque ancora a maggior favore di una salita (come evidenziato nella proiezione di Taylor),  si intenda che è un parere del tutto personale;  finito il panico e ristabilizzata la situazione il mercato dovrebbe recuperare il terreno perso e continuare a salire.

Il motivo di questa mia opinione risiede nella situazione attuale delle  manovre fatte  dalla Bce a suon di Qe. La stessa Bce si appresta nuovamente ad intervenire in conseguenza della situazione; gli sforzi fatti fino ad ora non possono essere lasciati andare persi.  Alle banche centrali non piace eprdere soldi.

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Nel caso comunque non ci fosse la possibilità di un recupero della situazione,  i prezzi probabilmente, dopo un periodo laterale di distribuzione, romperebbero al ribasso la trend line decennale. Riportando  il  mercato  fino ad area 12.000, ossia ai livelli del 2009.

Nel breve periodo:

la discesa repentina potrebbe  comunque continuare nei prossimi giorni, fino  ad area 14900 del future, facendo una lingua di Bayer sul minimo di febbraio.

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