NEW YORK (WSI) – E’ calcolato tra i 100 e i 200 milioni di euro l’impatto sulle assicurazioni dovuto al terremoto che ha colpito il centro Italia. Un impatto dunque limitato secondo l’agenzia di rating Fitch. Le stime riflettono la bassa densità di popolazione e l’attività d’impresa della zona colpita.
“Richieste di questa grandezza non avranno un impatto materiale sui risultati o i profili di credito delle compagnie assicurative italiane. Le assicurazioni danni non appartenenti al ramo vita hanno 2,3 miliardi di premi lordi contabilizzati relativi alle assicurazioni sulle proprietà, nel 2015”.
Sempre nella nota, Fitch calcola che le perdite per le compagnie assicurative sarebbero fra i 40 e gli 80 milioni di euro per le assicurazioni primarie e fra 60 e 120 per le riassicurazioni.
La somma calcolata da Fitch è bassa, soprattutto se si considera che il dipartimento della Protezione Civile in Italia ha suggerito che le perdite economiche derivanti dal terremoto dovrebbero ammontare a $11 miliardi.
Vengono dunque confermate le previsioni di Unipol che, nei giorni scorsi, aveva anticipato che l’esposizione complessiva del gruppo al forte terremoto era modesta. Notizie analoghe da Generali che ha confermato richieste danni per 20 milioni contro gli oltre 100 milioni di euro del terremoto dell’Aquila.
Le assicurazioni danni hanno segnato 2,3 miliardi di premi lordi alle polizze sulle proprietà nel 2015.
Inoltre l’Italia ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area colpita dal sisma, misura che “implica che alcuni danni saranno coperti dai fondi statali per le emergenze, limitando i danni per gli assicuratori”.