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Terrore a Firenze, fa strage di senegalesi e si uccide

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FIRENZE – Una vera e propria caccia al senegalese, cominciata in mattinata al mercato di piazza Dalmazia (alla periferia nord di Firenze) e terminata nel pomeriggio al mercato di San Lorenzo in pieno centro cittadino. E Firenze piomba nel terrore: in mattinata un uomo di 50 anni, Gianluca Casseri, militante di estrema destra, ha aperto il fuoco al mercato di piazza Dalmazia, su un gruppo di ambulanti senegalesi: due morti e un ferito gravissimo. Poi è andato al mercato di San Lorenzo, nel centro della città, ha ferito due ambulanti, si è sparato con una 357 Magnum nel garage del parcheggio ed è morto.

SOTTO IL PARCHEGGIO DI SAN LORENZO – La polizia ha fatto fuoco contro l’auto nella quale c’era Gianluca Casseri. Il colpo non ha però raggiunto l’uomo che era seduto al posto del passeggero nella vettura posteggiata nel parcheggio sotterraneo del mercato di San Lorenzo. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, dopo che l’uomo aveva ferito due senegalesi nella zona di San Lorenzo, hanno cominciato l’evacuazione del mercato e quindi del parcheggio. Uno dei poliziotti ha scorto l’auto con Casseri a bordo e si sarebbe avvicinato per farlo uscire. È stato a quel punto che l’uomo ha estratto la pistola e l’agente ha fatto fuoco, colpendo la parte della vettura opposta a quella dove si trovava Casseri. L’uomo si è quindi puntato la pistola alla gola e ha sparato. Il proiettile è fuoriuscito dalla testa. Subito è stato tentato di rianimarlo, ma è morto poco dopo.

IL CORTEO DEI SENEGALESI – Momenti di tensione nel corso del corteo dei senegalesi che hanno lasciato piazza Dalmazia, dove sono stati uccisi due connazionali, per raggiungere il centro. Il corteo è stato infatti raggiunto durante il percorso dalla notizia del nuovo ferimento di altri due senegalesi al mercato di San Lorenzo e gli animi si sono ulteriormente surriscaldati. Quando i partecipanti al corteo hanno poi saputo che il killer si era sparato ed è morto, hanno chiesto di vederne il corpo per essere certi della notizia che veniva loro data. Nei pressi della stazione di Santa Maria Novella il corteo ha gettato a terra qualche motorino, cartelli stradali e cestini dei rifiuti. Il sindaco Matteo Renzi ha annunciato che incontrerà la comunità dei senegalesi e ha proclamato il lutto cittadino.
Fa strage di senegalesi e poi si spara

I FERITI – Sono gravissimi, tutti ricoverati in prognosi riservata in ospedali di Firenze, i tre senegalesi feriti con una pistola calibro 357 Magnum Smith & Wesson da Gianluca Casseri. All’ospedale di Santa Maria Nuova è stato operato un senegalese di 42 anni, colpito all’addome, mentre sono in corso gli accertamenti dei medici, tra cui una Tac, su un altro ferito, di 32 anni, colpito al torace e di cui potrebbe essere programmato un intervento chirurgico. Entrambi sono stati obiettivi di Casseri nel suo raid nel pomeriggio presso il mercato di San Lorenzo. Rimangono molto gravi anche le condizioni del primo senegalese, 37 anni, che è stato portato al pronto soccorso di Careggi: anche lui è in prognosi riservata.

LA PROCURA – «L’ipotesi è che si sia suicidato quando ha visto la polizia che stava intervenendo». Così il procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi all’uscita dal parcheggio sotterraneo dove si era rifugiato Gianluca Casseri. L’uomo, dopo il raid in piazza Dalmazia, all’immediata periferia di Firenze dove ha ucciso due senegalesi, si è diretto verso il centro lasciando la sua auto nel parcheggio sotterraneo del mercato di San Lorenzo da dove sarebbe uscito dirigendosi nella piazza del mercato centrale, dove si affacciano diversi locali, bar e ristoranti. Qui avrebbe fatto ancora fuoco ferendo un senegalese, poi sarebbe andato dall’altra parte del mercato dove ha ferito l’altro, quindi sarebbe tornato alla sua auto dove la polizia stava cercando di raggiungerlo. L’uomo, nei due agguati, non avrebbe lasciato cadere bossoli dalla sua arma che è una pistola a tamburo di grosso calibro.

LA MATTINA IN PIAZZA DALMAZIA – In mattinata, l’uomo, che poi è riuscito a scappare, ha sparato a due senegalesi che gestiscono un banco nel mercato e ne ha ferito un terzo, che poi è deceduto. «Abbiamo sentito tre colpi di pistola, forse anche quattro. L’edicolante, Gabriele, ha cercato di bloccarlo, anche per disarmarlo, mentre scappava, ma lui ha mostrato la pistola, e gli ha detto qualcosa tipo: Se non ti scansi, faccio fuori anche te. Allora l’ha dovuto lasciare andare, e quello è risalito sull’auto ed è scappato». Così la gente di piazza Dalmazia racconta il tentativo del giornalaio di fermare l’uomo.
Ascolta l’audio di una delle testimoni della sparatoria

I TESTIMONI – L’uomo è stato descritto come di bassa statura, tarchiato, capelli chiari, forse brizzolati. «C’era molta gente in quel momento», si racconta ancora in un bar prospiciente l’edicola presso cui è avvenuta la sparatoria. Qualcuno avrebbe provato a prendere la targa della vettura, sembra di colore bianco, con cui l’omicida è arrivato ed è poi ripartito. L’area del mercato dove sono stati colpiti i tre extracomunitari è stata isolata e sono in corso i rilievi di polizia giudiziaria. Gli spari hanno suscitato molta paura tra i passanti che si sono rifugiati nei negozi. Al momento della sparatoria, la piazza era particolarmente affollata. Sul posto la squadra mobile, i carabinieri e il sostituto procuratore Paolo Canessa (Alessandra Bravi e Simone Innocenti)

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