ROMA (WSI) – Gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso hanno scatenato timori e forti preoccupazioni, tanto da mettere a rischio le stime di crescita per l’Italia previste per il 2015 dal Ministero dell’economia a + 0,9%. È lo stesso numero uno di via XX Settembre, Pier Carlo Padoan, a sostenere che allo stato attuale non vi sono elementi concreti che possono portare e rivedere la cifra fissata a + 0,9%, ma nulla è ancora detto.
Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro dell’economia e delle finanze ha sottolineato che l’Italia sta uscendo dalla crisi, un messaggio quello del ministro che si fa forte degli ultimi dati Istat sulla fiducia delle famiglie e delle imprese, un “elemento essenziale per l’andamento dell’economia”.
E per quanto riguarda l’aumento delle stime di crescita per il 2015 fissato a + 0,9% “non è un obiettivo, ma una previsione” ha sottolineato il ministro. Tuttavia i rischi di un rialzo, così come di un ribasso ci sono sempre e quelli al ribasso sono resi concreti per l’allarme terrorismo.
“Non dimentichiamoci che influisce anche un rallentamento delle economie di altri Paesi, cominciato ben prima degli attentati, ma poi bisogna tener conto anche delle misure di reazione decise dal governo, con i 2 miliardi sugli interventi per la sicurezza e la cultura”.
In merito poi agli investimenti e al via libera da parte dell’Unione europea, Pier Carlo Padoan rassicura che l’Italia non farà alcuna richiesta fuori da quelle già previste dalle regole sulla flessibilità “che parlano di investimenti e di circostanze eccezionali come i migranti e il terrorismo” e non ci sarà alcun superamento del tetto del 3% sul rapporto deficit/Pil.
“Il deficit continuerà a scendere e da qui a primavera l’Italia dimostrerà che ci sono tutti i requisiti per il via libera. Non ci sarà nessuna procedura d’infrazione, non siamo mica andati allo sbaraglio”.
Padoan ha ribadito anche, nel presentare oggi il rapporto sul debito 2014, che il debito pubblico italiano “inizierà a scendere dal 2016” e che “sarebbe utile che l’inflazione fosse un po’ più elevata. Continuamo sulla Bce, che sta insistendo su una politica monetaria eterodossa”.
Sul tema interviene anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti nel corso di un’intervista a Sky Tg24 in cui afferma che i tragici attentati di Parigi sono avvenimenti che possono fermare la fiducia delle famiglie e delle imprese.
“E’ un elemento che esiste, un rischio che potrebbe esserci, ma speriamo di no: se lo evitiamo, evitiamo quello che i terroristi vogliono”.