Economia

Tesla e Nvidia, le oscillazioni dei colossi e i rischi degli investitori

Sempre più grandi e sempre più pericolose per gli investitori più sprovveduti, quelli che non diversificano e non adottano una view strategica di lungo periodo: i casi di Tesla e Nvidia, due delle storie di Borsa più discusse del 2024, sono tutti da monitorare dati alla mano per non prendere delle sonore tranvate finanziarie.

Le oscillazioni di Tesla

In particolare, Tesla è tornata sotto i riflettori nella giornata di giovedì, che l’ha vista realizzare un  poderoso +22%. Questa accelerazione improvvisa ha aggiunto oltre 150 miliardi di dollari alla capitalizzazione dell’azienda produttrice di auto elettriche, l’aumento più grande di sempre in un solo giorno, portando il valore complessivo a 830 miliardi. Tali picchi devono, però, far ricordare a chi investe che un tale colosso può bruciare miliardi con la stessa facilità con cui li genera. Un esempio? Basta tornare indietro a metà ottobre, quando l’azienda di Musk ha registrato un -9% e la capitalizzazione di mercato è affondata di 60 miliardi di dollari in una sola seduta. Una giornata che può aver fatto male a molti investitori poco previdenti e lungimiranti.

La sbandata di Nvidia

Stesso discorso vale per la quotatissima Nvidia. Qui si parla di due giganti sempre più grandi, per i quali non dimentichiamo che ci sono state e ci saranno sempre delle oscillazioni violentissime. Non dobbiamo tornare troppo indietro per intercettare un crollo record del colosso americano che produce chip: siamo a inizio settembre, e il pessimismo degli operatori generato da diversi fattori apre il valzer delle vendite. Il titolo perde il 10%, bruciando circa 279 miliardi di dollari, mai nessuna società aveva perso così tanto in un solo giorno. Fare operazioni rapide su titoli così volatili può essere pericolosissimo.

Il dato record sulle minusvalenze

L’ultimo dato che vogliamo portare all’attenzione di chi legge è, invece, tutto nostrano: si registra quest’anno il record delle minusvalenze nello zainetto fiscale degli italiani. Cosa significa tutto questo? Forse, questa è solo un’ipotesi lo ricordiamo, molti investitori, ammaliati dai risultati record di colossi come Nvidia e Tesla, sono saliti sull’ottovolante sbagliato e hanno fatto trading in perdita intercettando una delle sedute più negative. Il conto salato di tali perdite, poi, si ripresenta nelle minusvalenze.

Insomma, tutto questo, ci porta a chiudere la riflessione con alcuni consigli pratici ma sempreverdi: un’ampia diversificazione, una view di lungo periodo e il supporto di un consulente finanziario sono e saranno sempre più vincenti sui mercati dell’entusiasmo e la performance che può generare nel breve termine l’exploit di un singolo titolo.