A Wall Street occhi puntati su Tesla, che nel terzo trimestre ha registrato risultati peggiori delle attese, con un profondo calo degli utili. Sui conti del produttore di veicoli elettrici pesano i tagli dei prezzi praticati dalla società nell’ultimo anno che stanno rapidamente erodendo i margini, sollevano dubbi sulla sostenibilità della guerra dei prezzi.
Intanto, il titolo Tesla al momento in pre-market mostra un calo del 4,8% a quota 242 dollari ad azione.
Vediamo come sono andati nel dettaglio i conti di Tesla e i livelli da monitorare nelle prossime ore sul titolo.
Tesla sotto le attese
Nel terzo trimestre, Tesla ha registrato un utile netto di 1,85 miliardi di dollari in calo del 44%. L’utile per azione è sceso sotto le attese a 66 centesimi (stima di 73 centesimi) e dal precedente 95 centesimi. I ricavi si sono attestati a 23,35 miliardi di dollari, in aumento del 5% rispetto all’anno scorso grazie all’aumento delle consegne, ma comunque al di sotto le attese degli analisti ferme a 24,1 miliardi di dollari.
Anche le consegne a livello globale di Tesla, pur essendo aumentate del 26,5% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, non hanno battuto le attese degli analisti. In particolare, a inizio mese Tesla ha riportato di aver venduto nel periodo luglio-settembre 435.059 auto, inferiori alle stime di 461 mila vetture. Tuttavia, Tesla ha giustificato il calo rispetto alle attese a causa dei lavori di aggiornamento nelle sue fabbriche, e in particolare quelle nello stabilimento di Shanghai e in Texas ad Austin.
Questa comunque è la prima volta dal secondo trimestre del 2019, che Tesla ha mancato le attese sia per quanto riguarda gli utili che i ricavi, con quest’ultimi che nell’ultimo anno sono stati stagnanti anche a causa della crescente concorrenza.
Nella call con gli analisti, il Ceo Elon Musk ha dichiarato di essere preoccupato per i tassi di interesse elevati, ma anche per la situazione geopolitica con le due guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente.
Pesano i tagli dei prezzi
A pesare sui conti di Tesla sono stati in primo luogo i forti tagli dei prezzi praticati da Elon Musk nell’ultimo anno, che se da una parte hanno contribuito a stimolare la domanda, dall’altro hanno compresso sempre di più i margini di profitto della società. In tal senso, i ricavi per ogni veicolo nel trimestre sono scesi dell’11% rispetto a quanto realizzato nel medesimo trimestre dell’anno scorso.
In particolare, tagli sui prezzi hanno impattato sui margini lordi di Tesla, che nel terzo trimestre sono scesi al 17,9%, al di sotto delle stime del 18,2% e contro il 25,1% realizzato nel medesimo periodo dello scorso anno.
Lo stesso Musk si è dichiarato disposto a sacrificare “i margini a favore della produzione di più veicoli”, con il Ceo che ha sottolineato anche la necessità di continuare a ridurre il prezzo dei suoi veicoli in modo da consentirne l’adozione di massa, con l’obiettivo di diventare leader al mondo nel settore.
Teniamo infatti presente che le riduzioni di prezzo hanno reso le auto Tesla più accessibili per i clienti che sono già alle prese con l’alto livello di inflazione e tassi di interesse.
Anche se il recente calo del costo delle materie prime delle batterie, come il litio, potrebbe aiutare a compensare parte del calo della redditività, questa rapida erosione dei margini di Tesla alimenta dubbi sulla sostenibilità della guerra dei prezzi.
IA, guida autonoma e Cybertruck
Intanto, su Tesla continua il dibattito: è un’azienda automobilistica o un’azienda tecnologica? Se andiamo ad analizzare i multipli di Tesla vediamo infatti che gli investitori la considerino qualcosa di più una semplice casa automobilistica, ma al pari di una società tecnologica. Gli investitori continuano infatti ad avere fiducia nel potenziale di Tesla, con il calo dei margini a breve termine che da molti analisti di mercato è visto solo come un inconveniente temporaneo.
Nel complesso, gli investitori rimangono concentrati sulla capacità dell’azienda di continuare a produrre grandi flusso di cassa, investendo al tempo stesso nei futuri fattori di crescita.
Da questo punto di vista, continuano gli investimenti di Tesla nel campo dell’Intelligenza Artificiale per cercare di raggiungere al più presto l’obiettivo della guida autonoma.
Altra novità riguarda il Cybertruck, il pickup futuristico annunciato tre anni fa, le cui consegne partiranno il 30 novembre, con circa due anni di ritardo rispetto al programma. Nella call con gli analisti, Musk ha comunque avvertito che “potrebbero volerci altri 18 mesi prima che la società generi un flusso di cassa positivo per pickup”.
“Ci siamo scavati la fossa con Cybertruck”, ha detto Musk agli analisti. “I prodotti speciali che arrivano solo una volta ogni tanto sono incredibilmente difficili da portare sul mercato, e raggiungere alti volumi”, spiega Musk.
Tuttavia, secondo Musk il Cybertruck è il miglior prodotto Tesla di sempre, ma il Ceo stesso afferma che “sarà necessario un lavoro immenso per raggiungere una produzione di volume e avere un flusso di cassa positivo”.
Elon Musk ha detto che Tesla produrrà circa 250 mila Cybertrucks all’anno.
Prospettive per il 4° trimestre
Secondo gli analisti le prospettive per il quarto trimestre di quest’anno dovrebbero essere più rosee e, soprattutto nel 2024, con i ricavi che sono stimati ad aumentare di oltre il 25%, con un incremento del 37% degli utili.
Queste stime riflettono l’aspettativa che l’azienda manterrà la sua leadership nel settore delle auto elettriche a livello mondiale, con l’auspicio che i consumatori adotteranno i veicoli elettrici a un ritmo più rapido.
Tuttavia, da questo punto di vista un recente studio di S&P Global Mobility ha evidenziato come, ad eccezione dei proprietari di Tesla e Mercedes-Benz, quasi la metà (47,9%) delle famiglie che possiedono un’auto elettrica tornerà ad acquistare un veicolo con motore combustione interna.
Analisi tecnica di Tesla
A Wall Street debolezza per Tesla che nella seduta di ieri ha ceduto oltre il 4,5% e anche oggi in pre-market mostra un calo di oltre il 4%.
Nelle ultime sedute Tesla ha ceduto al ribasso il supporto statico offerto dalla media mobile a 50 periodi (linea blu) e con l’apertura di oggi con tutta probabilità bucherà al ribasso anche la media mobile a 200 periodi (linea arancione).
Ecco che se così fosse, Tesla potrà trovare supporto in area 210-215 dollari, minimi di agosto. Al contrario, solo un ritorno sopra la resistenza a 250 dollari potrebbe spingere le quotazioni verso i massimi di periodo a quota 278 dollari.
Nonostante Tesla abbia già perso il 18% dai massimi di luglio di quest’anno, il titolo mostra un progresso di oltre il 104% da inizio anno, passando da 100 a 240 dollari, e aggiungendo più di 400 miliardi di dollari alla capitalizzazione di mercato che ora è pari a circa 770 miliardi.