Attiva da meno di un mese, la centrale a batterie di Tesla nell’Australia meridionale funziona meglio delle aspettative. Si tratta del più grande sistema al mondo di batterie agli ioni di litio, della capacità di 129 magawattora, conosciuta come Hornsdale Power Reserve. La centrale è stata in grado di risolvere in tempi rapidi due grandi blackout che si sono verificati nelle scorse settimane.
In un caso la batteria Tesla ha preso il via dopo soli 0,14 secondi, un record secondo il ministro dell’Energia australiano Tom Koutsantonis. Nella settimana precedente, Hornsdale Power Reserve era intervenuta dopo quattro secondi in un altro black out.
La centrale è stata costruita in meno di cento giorni, con l’obiettivo di combattere la crisi energetica in Australia. I prezzi dell’energia elettrica sono aumentati e i black out sono frequenti. Nel 2016 un black out lasciò senza corrente 1,8 milioni di persone. La centrale progettata da Elon Musk immagazzina l’energia elettrica prodotta da una centrale eolica della francese Neoen, che si trova nelle vicinanze, e la utilizza quando i consumi sono superiori alla produzione delle pale eoliche.
Il problema della carenza di energia è particolarmente grave nell’Australia del Sud, dove il 40% circa dell’elettricità necessaria arriva dall’energia eolica, e quando la produzione cala a causa di mancanza di vento non si riescono a soddisfare le richieste dei consumatori. Con l’avvicinarsi della stagione estiva in Australia la centrale di Musk potrebbe rappresentare la soluzione alle continue interruzioni di corrente che si prevedono in aumento.
Nel luglio 2017 Elon Musk ha visitato il sito di Hornsdale e ha sottolineato come la costruzione del sistema di batterie agli ioni di litio rappresenti “solo l’inizio“. La centrale Tesla però non mantenere a lungo il primato di “batteria più capace al mondo”: Hyundai Electric & Energy Systems sta costruendo in questi mesi una unità di batterie agli ioni di litio, da 150 Mwh, a Ulsan, in Corea del Sud.