Una velocità di 480mila all’ora: non stiamo parlato della rapidità delle sue macchine elettriche, bensì del ritmo al quale brucia dollari Tesla. Un passo al quale uno dei gruppi quotati prediletti del mercato Usa rischia di esaurire la liquidità entro la prossima estate.
Sono le stime elaborate da un’analisi di Bloomberg, in base alle quali la casa di auto elettriche fondato da Elon Musk avrebbe bruciato nel corso dell’ultima anno qualcosa come 8 mila dollari al minuto, ossia 480 mila dollari all’ora e, com’è facilmente prevedibile, se non riuscirà a breve a invertire la rotta, resterà presto senza denaro a disposizione.
La prognosi è molto grave: gli analisti danno a Tesla massimo altri nove mesi di speranze di vita, a meno che il gruppo non riesca a trovare nuovi investimenti, sui due miliardi di dollari. Anzi, gli esperti hanno fissato addirittura una data e un orario precisi: le 2:17 di New York del 6 agosto 2018.
La prospettiva, almeno finora, non sembra preoccupare troppo gli investitori. In tanti infatti ipotizzano che le cose possano nettamente migliorare per la società americana già a partire dai prossimi mesi. Ieri le azioni del gruppo americano hanno segnato un aumento del 3% a $317.81, portando la capitalizzazione di mercato a $53 miliardi di dollari, sopra quella di Ford che ne vale 48 miliardi.
La cosa certa è che a Elon Musk piace correre rischi e il visionario e eclettico imprenditore sinora ha dimostrato di non conoscere la parole fallimento. Per risolvere i problemi, nelle ultime settimane Musk ha presentato al mondo intero il primo camion elettrico della storia (Tesla Semi) e a sorpresa anche la nuova Roadster, un’auto sportiva elettrica che tocca livelli di velocità mai visti prima per una macchina di questa categoria.
Tesla ha inoltre assicurato che l’accelerazione della produzione della Model 3, la berlina elettrica “low cost” – o meglio alla portata di tutti (stando al prezzo di partenza dovrebbe costare 35 mila di dollari) – porterà ad un miglioramento della situazione finanziaria.