Fra le prime dieci società per capitalizzazione di mercato, Tesla rimane di gran lunga quella più costosa al mondo, secondo il popolare rapporto di valutazione fra prezzi e utili (P/E ratio). La novità, dovuta principalmente all’incremento del denominatore (gli utili), è che nell’ultimo anno questo indicatore si è quasi dimezzato. Affermare che Tesla è sopravvalutata, come per anni hanno sostenuto numerosi analisti per diverso tempo, ha dunque qualche argomento in meno oggi. Lo ha messo in luce il sito dedicato all’educazione finanziaria StockApps.
Il rapporto prezzi utili si calcola sulla base del prezzo attuale dell’azione, diviso per gli utili realizzati negli ultimi dodici mesi. Più il rapporto è grande, più il prezzo dell’azione è relativamente caro rispetto ai profitti che l’azienda porta a casa. Nel caso di Tesla, la scommessa degli investitori è che gli utili, che per 17 anni non sono mai arrivati (il 2020 è stato il primo esercizio non in perdita), cominceranno a crescere vertiginosamente con la rivoluzione della mobilità elettrica. L’aspettativa espressa dai numeri è grande: il P/E ratio di Tesla è, al 22 ottobre, pari a 473.
Al confronto, la seconda grande società con il rapporto più elevato, Amazon, sembra poca cosa: 58 punti. Al terzo posto compare il P/E di Microsoft, peraltro leggermente in aumento da 35,5 a 37,4 punti.
Eppure, nell’ottobre 2020 il P/E ratio di Tesla era ben più grande di quello attuale: 875 punti, arrivando a superare i 1400 punti nel gennaio 2021. Lo stesso Elon Musk, lo scorso dicembre, sembrò ben consapevole delle grandi responsabilità attribuite dagli investitori a Tesla, esortando i dipendenti a contenere le spese per realizzare quanti più profitti possibile “o le nostre azioni finiranno come un soufflé preso a martellate” (l’email in questione non era destinata alla diffusione, ma è trapelata sulla stampa).
Oggi, 25 ottobre, il titolo Tesla ha dato nuova prova di grande dinamismo con un rialzo vicino al 7%. La società di autonoleggio Hertz, infatti ha annunciato un piano di acquisti che include 100mila veicoli Tesla entro il 2022, come parte del suo obiettivo di offrire la più grande flotta di noleggio EV in Nord America.