Operai, manager e ingegneri. I licenziamenti a Tesla non hanno risparmiato nessuno: centinaia di dipendenti sono stati mandati a casa dalla casa automobilistica prima al mondo per capitalizzazione. I numeri non sono ancora confermati ma si calcola che il provvedimento abbia riguardato fra i 400 e i 700 impiegati. Cosa c’è dietro? Dall’azienda spiegano che i licenziamenti sono il risultato della valutazione delle performance annuali dei lavoratori. Una decisione che getta ombre sulle condizioni di lavoro nella società di Elon Musk, ma non solo su queste.
A far insospettire sulla situazione di Tesla sono anche i ritardi nella produzione della nuova Model 3, l’auto dal taglio medio pensata per essere più economica rispetto agli altri modelli. L’azienda starebbe cercando di aumentare la produzione per far fronte alla domanda. La produzione tuttavia nelle scorse settimane era di un decimo della capacità effettiva, lontana dagli obiettivi che i vertici si erano posti per soddisfare gli ordini.
Ma non è tutto. Il 12 ottobre Tesla ha annunciato il richiamo di 11 mila Suv del Modello X dicendo che i sedili posteriori non si bloccavano in modo sicuro e in fase di frenata avrebbero potuto diventare pericolosi. Già ad aprile 2017 alcune vetture Model X e Model S erano state richiamate per un problema al freno a mano. Infine, la situazione economica di Tesla lascia spazio a dubbi. Secondo gli ultimi conti trimestrali il fatturato delle vendite di auto di Tesla è raddoppiato, ma sono aumentate più delle previsioni anche le perdite nette, a 336,4 milioni di dollari.
Nonostante questa situazione, Tesla sembra continuare a godere della stima dei mercati e ha una capitalizzazione che sfiora i 60 miliardi di dollari e supera realtà come Bmw o Ford. Le sue condizioni finanziarie sono una delle ragioni elencate in un articolo di Forbes a sostegno dell’ipotesi che dietro Tesla vi sia una bolla finanziaria. Il fattore “glam” è un’altra di queste: Tesla sarebbe favorita dall’essere di moda, quasi uno status symbol nella Silicon Valley e altrove. Ma, avverte l’articolo, le mode hanno vita breve e le idee di Tesla rischiano di non risultare così innovative nel lungo periodo.