Economia

Tesla vola nei primi tre mesi dell’anno grazie alle consegne

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Un trimestre da incorniciare per Tesla che chiude in utile grazie al livello record di consegne della sua Model 3. La società di Palo Alto ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un sorprendente utile di bilancio nonostante l’impatto del coronavirus.

L’utile per azione di 1,24 dollari si confronta con la perdita di 36 centesimi attesa dagli analisti. Migliori del previsto e in crescita sono risultati anche i ricavi: 5,99 miliardi contro i 4,5 miliardi di un anno fa e i 5,9 miliardi delle previsioni. Il conto economico si è chiuso con un utile netto di 16 milioni di dollari, contro la perdita di 702 milioni registrata un anno fa.

Ma a parte questi numeri, è il dato sulle consegne che segna livelli record. Già nel quarto trimestre del 2019, le consegne erano aumentate addirittura del 23% con 112 mila nuovi veicoli elettrici  consegnati ai clienti durante gli ultimi tre mesi dell’anno.
E il trend è continuato nei primi tre mesi dell’anno nuovo, con le sole attività auto che hanno fatturato 5,1 miliardi, beneficiando soprattutto dell’aumento delle consegne. Come già comunicato a inizio aprile, le consegne difatti sono aumentate del 40% a quasi 88.500 unità nonostante “le limitazioni alla capacità di consegnare i modelli alla clientela verso la fine del trimestre”, soprattutto tra Stati Uniti ed Europa per le conseguenze della pandemia.

Quello più in voga la berlina Model 3, vero fiore all’occhiello di Tesla che ha generato un aumento del 50% delle consegne globali lo scorso anno.

Come andrà quest’anno? I vertici aziendali della Tesla hanno deciso di sospendere i target annuali, in particolare quelli sui flussi di cassa e sulle consegne, previste in crescita del 36% a oltre 500 mila unità.

È difficile ipotizzare con quale rapidità la produzione di veicoli e la sua catena di fornitura globale torneranno ai livelli precedenti”. A causa dell’ampia gamma di risultati potenziali, le linee guida di breve termine sull’utile netto e il flusso di cassa sarebbero probabilmente imprecise. Rivedremo nuovamente la guidance per il 2020 nel nostro aggiornamento sul secondo trimestre”