(9Colonne) – Bruxelles, 24 mag – Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’agenzia europea di statistica, nel 2005 l’Italia ha raggiunto il primo posto in graduatoria quale maggiore paese esportatore tessile extra-Ue, realizzando un 33,7% di esportazioni totali di prodotti tessili dell’Unione. Un successo in parte dovuto alla forza della moda italiana che è la più rappresentativa a livello internazionale dell’intera Europa. Riguardo all’Italia l’indagine registra un altro aspetto interessante in controtendenza con il resto dei soci europei: è il solo paese ad avere una bilancia commerciale positiva, cioè vende di più di quanto compra, con un’eccedenza notevole di 1442 milioni di euro. La classifica vede al secondo posto la Germania con la metà del valore dell’esportazione italiana in quanto totalizza il 17%, al terzo la Francia che si ferma al 15%, davanti al Regno Unito che raccoglie soltanto l’8%. I principali paesi destinatari dell’esportazione Ue restano gli Stati Uniti verso il cui mercato giunge il 13% del fatturato commerciale totale e la Svizzera che acquista per il 10% delle esportazioni tessili. L’elemento nuovo da mettere in rilievo è l’aumento costante e rapido del commercio con la Russia che ha raggiunto una media del 16% annui, che tradotto in euro significa 2,7 miliardi. In generale l’Unione europea importa il doppio di articoli tessili rispetto a quanto esporta e negli ultimi anni la quota del mercato conquistata dalla Cina sale al 30%.
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