Dopo una lunga trattativa, l’Unione Europea ha raggiunto ieri l’accordo sul tetto al prezzo del gas. La normativa è stata approvata con un voto contrario, da parte dell’Ungheria, e con due astensioni, di Germania e Austria. L‘applicazione del tetto al prezzo del gas non sarà immediata ma scatterà, a partire dal 15 febbraio 2022. In questo modo, Bruxelles punta ad evitare ulteriori picchi sul costo del gas che, ricordiamo, la scorsa estate è salito oltre 300 euro al megawattora.
Come funziona il tetto al prezzo del gas
Il nuovo tetto al prezzo del gas, che il Consiglio Energia dell’Ue ha fissato a quota 180 euro per megawattora (al di sotto della proposta originale della Commissione che mirava a stabilire un price cap intorno ai 200-220 euro al megawattora) e scatterà soltanto nel caso in cui si verificheranno queste condizioni:
- il prezzo del gas all’ingrosso supererà per 3 giorni consecutivi la soglia del tetto al prezzo;
- la differenza di prezzo tra il gas e il Gnl supererà 35 euro.
Il tetto al prezzo del gas sarà attivo, come abbiamo detto, a partire dal prossimo 15 di febbraio, e solo nel caso in cui si verifichino le condizioni citate. Attualmente, in ogni caso, il prezzo del gas all’ingrosso, con riferimento all’indice TTF, è in calo, passando dai circa 130 euro al megawattora della scorsa settimana a poco più di 100 euro al megawattora. Inoltre, anche in caso di attivazione, il tetto al prezzo del gas avrà durata massima di 20 giorni. Dal 21° giorno, quindi, la misura si sospende.
Le conseguenze sulle bollette
Dopo il disco verde di Bruxelles, ci si chiede a questo punto come e se il tetto al prezzo del gas avrà effetti sulle bollette. Le prime valutazioni sono prudenti, se non scettiche. Questo perché si tratta di un livello piuttosto alto (attualmente il prezzo è poco al di sopra dei 100 euro al megawattorae) con dei criteri stringenti, quindi l’effetto sulle bollette sarà probabilmente limitato. Un altro vincolo è che il tetto al prezzo non si applicherà agli scambi Over the counter, cioè quelli effettuati fuori dai mercati regolamentati, con accordi diretti tra produttori e acquirenti. Secondo Stefano Besseghini, presidente dell’Arera, il tetto al prezzo del gas non porterà a un abbassamento dei prezzi.
“Credo che al momento possano influire molto di più le condizioni del meteo – ha spiegato in un’intervista a Repubblica – I prezzi prima delle decisioni della Ue stavano iniziando a salire perché era arrivato il freddo. Ma da qui alla fine dell’anno le previsioni sono buone e le temperature ci aiutano a consumare di meno. L’accordo raggiunto ha un grande valore e non solo simbolico – prosegue Besseghini – Ora bisognerà verificare la reazione del mercato. Per esempio, capire se i fornitori vorranno rinegoziare le condizioni commerciali. Molti contratti sono indicizzati alla variazione dei prezzi sui mercati finanziari e ora, con il tetto, potrebbero pretendere un aumento visto che poi, in caso di rincari, non potranno andare oltre una certa cifra”. Scarso entusiasmo dal presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, secondo cui è “positivo che ci sia stato un accordo, ma il prezzo rimane molto alto per le imprese”.
Secondo gli esperti di SOS tariffe, “di certo, nel breve periodo, l’applicazione del tetto al prezzo del gas non dovrebbe portare alcuna modifica alle bollette degli utenti finali. Per le famiglie e le imprese, infatti, eventuali impatti sulla spesa dovuti all’applicazione del tetto al prezzo del gas potrebbero registrarsi soltanto nel corso dei prossimi mesi, probabilmente non prima della primavera del prossimo anno. Il 2023 potrebbe partire con una leggera crescita dei prezzi al dettaglio, dovuta a quotazioni delle materie prime energetiche in crescita tra fine novembre e la prima metà di dicembre (ma attenzione: la settimana è iniziata con un netto calo del prezzo del gas che, se si confermerà nei prossimi giorni, potrebbe avere effetti positivi in bolletta). Per le famiglie, quindi, nel breve periodo non cambia sostanzialmente nulla con il tetto al prezzo del gas e per gli effetti nel lungo periodo sarà necessario attendere nuovi aggiornamenti“.