Il mercato inizia a temere la possibilità di uno “shutdown” governativo, in vista della votazione del Congresso sul tetto del debito americano prevista il prossimo ottobre. I rendimenti sui Treasuries in scadenza il prossimo 5 ottobre, segnala Bloomberg hanno raggiunto il livello più alto del 10 agosto al 1,175%. La stessa dinamica crescente è visibile anche nei tassi per il titolo a scadenza 12 ottobre (in basso).
A preoccupare gli investitori sono i possibili scontri fra l’amministrazione Trump e il Congresso in merito al finanziamento del muro da innalzare lungo il confine col Messico, promesso in campagna elettorale da The Donald. In passato, il presidente americano aveva mostrato determinazione nel voler portare a compimento questo progetto, ostacolato dai democratici: Trump si era detto pronto ad affrontare uno shutdown del governo, pur di forzare la mano al riconoscimento degli 1,6 miliardi di dollari necessari per iniziare la costruzione della barriera. “In un modo o nell’altro avremo quel muro”, ha detto Trump martedì in un intervento a Phoenix
In seguito lo speaker della Camera dei rappresentanti, Paul Ryan, aveva allontanato i timori di un possibile blocco delle funzioni amministrative del governo, che si verificherebbe in caso di mancata approvazione del budget da parte del parlamento americano.
In ogni caso, Goldman Sachs sembra aver preso sul serio le parole di Trump, ritenendo lo shutdown probabile al 50% in una sua recente guidance citata da Axios. Quest’ultima testata ha aggiunto che una fonte apicale repubblicana ritiene le chance di blocco amministrativo addirittura al 75%.