The Great Reset è il titolo dell’iniziativa lanciata dal World Economic Forum di Davos dello scorso gennaio in cui i principali leader mondiali hanno condiviso pubblicamente le loro opinioni sullo stato del mondo nell’era della pandemia.
The Great Reset: da Davos ai complottisti
Il “Great Reset” di Davos è inteso a progettare un percorso di recupero condiviso e dare forma a radicali cambiamenti nell’era post-COVID-19. La definizione fu usata per la prima volta nel libro “The Great Reset: How the Post-Crash Economy Will Change the Way We Live and Work” di Richard Florida, pubblicato nel 2010 in seguito alla crisi economica del 2008.
Il saggio proponeva cambiamenti profondi che, partendo dall’economia, ristabilissero un equilibrio smantellato dal capitalismo neo-liberale che ha modellato il mondo negli ultimi decenni e ora, nell’era del Covid, i grandi di Davos hanno discusso su come ripartire dopo la pandemia. Da qui il Grande Reset, una proposta del World Economic Forum per ricostruire l’economia in modo sostenibile dopo la pandemia COVID-19.
Ma tra i complottisti sta facendo proseliti la tesi per cui è stato proprio il World Economic Forum ad aver creato il virus Sars-CoV-2 in laboratorio, una malattia che in realtà sarebbe non più pericolosa di un normale virus stagionale. Il WEF, usando i mezzi di informazione, avrebbe generato paure e angosce tali da porre le basi per un controllo centrale dell’economia e una società di stampo marxista.
Un documentario francese Hold-Up diretto da Pierre Barnérias fa riferimento a un piano globale ordito proprio dal World Economic Forum, il Grande Reset appunto, che avrebbe commissionato la creazione in laboratorio del nuovo coronavirus Sars-CoV-2 e con l’aiuto dei mezzi d’informazione, il World Economic Forum avrebbe diffuso una paura irrazionale del Covid-19, creando le condizioni per un nuovo corso dei governi mondiali, con l’obiettivo di instaurare un controllo centrale dell’economia e una società di stampo marxista.
Negli Stati Uniti la teoria del Grande Reset ha trovato ampia diffusione tra anti-vaccinisti, seguaci di QAnon (divenuta famoso con Jake Angeli, noto anche come “QAnon Shaman”, “Q Shaman” e “Yellowstone Wolf”, l’attivista americano che ha partecipato all’assalto del 2021 al Campidoglio negli Stati Uniti) ed estrema destra complottista, mentre tra i suoi massimi sostenitori a livello internazionale troviamo il britannico David Icke, probabilmente il più noto complottista al mondo.
Che il coronaviurs sia un esperimento di laboratorio è una teoria che da tempo circola e poco tempo fa, il team dell’OMS arrivato a Wuhan ha visitato i “siti chiave”, tra cui il mercato del pesce di Huanan, dove è stato localizzato il primo cluster di infezioni, escludendo l’ipotesi dell’origine in laboratorio del virus.