Le nuove offerte per la rete di Tim presentate da Kkr e Cdp Equity hanno affossato il titolo in Borsa. La società telefonica italiana ha archiviato la sessione di oggi con un tonfo dell’8,27% e già nella prima parte della seduta il titolo è sceso sotto i 30 centesimi.
Il mercato non sembra ritenere le offerte così migliorative da poter essere accettate dal socio di maggioranza Vivendi o comunque dallo stesso Cda Tim che si troverà a dover decidere nella riunione del 4 maggio 2023. Il dossier potrebbe dunque rimanere in stallo.
La cordata Cdp-Macquarie ha dato comunicazione, il 18 aprile 2023, del via libera da parte del board alla nuova offerta non vincolante per l’acquisto della costituenda NetCo, che comprenderà la rete infrastrutturale di Tim e la partecipazione in Sparkle.
Il termine di validità dell’offerta è fissato al prossimo 31 maggio. Anche il fondo statunitense Kkr ha presentato un’offerta migliorativa per la rete di Tim e Sparkle per chiudere, come previsto, entro il 18 aprile la fase dei rilanci, prima di passare all’esame del Cda previsto per il 4 maggio 2023.
La settimana di Tim sarà quindi caratterizzata da due appuntamenti clou: l’assemblea dei soci del 20 aprile e la riunione del board del 4 maggio. All’assemblea dei soci, fra i vari punti, sarà sottoposta al vaglio anche la politica di remunerazione, con stipendi e bonus per il management, incluso il ceo Pietro Labriola, sulla quale Vivendi ha pubblicamente espresso le sue critiche e annunciato voto contrario.
Le proposte avanzate
Il Cda del 4 maggio dovrà invece valutare le offerte per la rete di Tim presentate da Cdp e Kkr, che hanno migliorato le proposte precedenti. La proposta di Cdp, che possiede il 9,8% di Tim, si attesterebbe su un valore di 19,3 miliardi di euro, mentre l’offerta di Kkr si attesterebbe su 19 miliardi più 2 di earn out in caso di fusione fra le reti di Tim e di Open Fiber. La cordata Cdp-Macquarie punta a far valere la maggiore componente, fra cassa e debito, che sarebbe fornita a Tim in chiave di riduzione dell’indebitamento: nella nuova proposta sarebbe salita da 15,4 a 16,7 miliardi di euro. Quanto a Kkr, l’incremento rispetto alla proposta precedente sarebbe sostanzialmente di 1 miliardo.
Il futuro di Tim è dunque ancora incerto, con le offerte di Cdp e Kkr che sembrano non soddisfare completamente il mercato e il socio di maggioranza Vivendi. Il Cda del 4 maggio dovrà valutare attentamente le proposte e decidere il futuro della rete di Tim.
Analisi tecnica del titolo TIim