TIM e WeSchool supportano una nuova didattica inclusiva: il corso di Operazione Risorgimento Digitale rivolto ai docenti
TIM e WeSchool insieme per supportare i docenti verso una nuova didattica, grazie a Operazione Risorgimento Digitale. Oltre alle attività rivolte ai privati e alle aziende TIM ha predisposto attraverso Operazione Risorgimento Digitale, il progetto per la digitalizzazione dell’Italia che vanta partnership con più di 40 protagonisti nell’ambito dell’innovazione e istituzioni, una serie di strumenti per aiutare i docenti ad acquisire le competenze necessaria per integrare la didattica tradizionale e renderla più innovativa e inclusiva.
TIM ha sempre sostenuto la scuola e in un momento come questo non potevamo far mancare il nostro sostegno ai docenti per accompagnarli verso l’evoluzione digitale del sistema educativo”, dichiara Andrea Laudadio, Responsabile TIM Academy & Development. “Con Operazione Risorgimento Digitale vogliamo contribuire alla costruzione della scuola di domani attraverso un approccio metodologico, strutturato e con percorsi di formazione personalizzati. Una scuola nuova che integra le tecnologie digitali nei processi di apprendimento: una grande opportunità per l’intero sistema, perché riguarda il futuro dei nostri giovani”.
Gli insegnanti riconoscono il potenziale dei nuovi strumenti tecnologici che permetteranno di rendere la didattica digitale ancora più coinvolgente ed efficace per l’apprendimento a distanza, purtroppo sempre più diffusa a causa della pandemia Covid-19, ma l’influsso positivo sulla didattica tradizionale in presenza.
TIM e WeSchool, grazie a Operazione Risorgimento Digitale, portano la scuola oltre l’emergenza e verso la didattica del futuro
Sul sito di Operazione Risorgimento Digitale, TIM e WeSchool hanno strutturato un corso gratuito rivolto ai docenti; “Nuovi Docenti Digitali – La didattica integrata per le scuole”. Il corso è svolto da WeSchool e si inserisce all’interno del progetto di Operazione Risorgimento Digitale nell’ambito del protocollo di intesa triennale tra TIM e il Ministero dell’Istruzione e punta a rafforzare le competenze digitali dei docenti andando così ad accelerare la digitalizzazione del campo dell’istruzione italiana.
Il corso promosso da TIM e WeSchool ha supportato i docenti nell’applicazione delle “Linee guida per la didattica digitale integrata”, emanate dal Ministero dell’Istruzione per arricchire l’insegnamento attraverso le tecnologie digitali e nuove metodologie didattiche, applicabili sia in presenza che da remoto.
La necessità per i docenti e studenti italiani di accelerare la loro digitalizzazione è stata sicuramente accentuata dall’emergenza sanitaria attuale che ha introdotto la DAD, didattica a distanza, ma è da sempre uno dei punti fondamentali dell’innovazione promossa da TIM per la crescita nel paese non solo dei servizi, ma anche delle competenze dei singoli cittadini, promuovendo una società sempre più innovativa e sostenibile.
L’indagine del Censis sui primi 5mila docenti iscritti al corso di Operazione Risorgimento Digitale
I primi 5mila docenti iscritti al corso presente sul sito di Operazione Risorgimento Digitale sono stati coinvolti dal Censis in una indagine riguardo alla didattica a distanza. Ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno seguito i diversi moduli del corso, è stato chiesto di esprimere la propria opinione in merito alle difficoltà incontrate nella didattica a distanza e le competenze digitali necessarie per il futuro.
“L’indagine conferma che al ritorno in classe la scuola italiana non sarà più quella che era prima dell’emergenza sanitaria”, dichiara Marco De Rossi, fondatore di WeSchool. “La tecnologia cambia i nostri comportamenti e non si può disimparare. La volontà dei docenti, e serve un profondo rinnovamento delle metodologie didattiche per farlo, è arrivare a una scuola in presenza aumentata e potenziata dalla dimensione digitale, esattamente come avviene nel mondo del lavoro”.
L’elemento di spicco all’interno dell’indagine riguarda la percezione delle modalità di svolgimento della didattica: il 92,1% dei corsisti ha opinione favorevole e ritiene che le nuove tecnologie digitali siano capaci di rendere più efficaci e coinvolgenti le lezioni frontali. E per l’86,7% dei docenti l’insorgere della pandemia pur avendo provocato delle grandi difficoltà all’inizio è stata una grande spinta per la digitalizzazione. Nonostante le potenzialità derivanti dall’introduzione di strumenti digitali, anche integrandoli alla formazione in presenza, dallo emerge però il forte desiderio di tornare a una nuova normalità.
La didattica in presenza rimane insostituibile, ma è sostanzialmente unanime la necessità di integrarla con strumenti digitali per l’89,4% dei docenti interpellati.