TIM, accordo con Eutelsat per portare la connettività nelle zone più remote del Paese
TIM in prima linea per abbattere il Digital Divide infrastrutturale presente in Italia; dopo le recenti notizie che vedono la Puglia essere la prima regione italiana totalmente connessa in fibra in tutte le case, l’azienda di Corso Italia ha siglato un accordo con Eutelsat per portare la connettività nelle zone più remote del Paese. Una svolta decisiva, in quanto questa intesa consentirà di ampliare l’offerta di servizi in banda ultralarga di TIM attraverso la tecnologia satellitare.
TIM, superare il digital divide portando la connettività nelle zone più isolate
L’accordo siglato con Eutelsat risulta essere perfettamente in linea con l’obiettivo di TIM di chiudere progressivamente il digital divide in Italia a partire dal 2021 e coprire in questo modo anche le zone più isolate e remote del Paese.
TIM acquisterà per i prossimi anni, In base all’accordo e nel rispetto della normativa applicabile, l’intera capacità trasmissiva per l’Italia sui due nuovi satelliti ad altissime prestazioni che Eutelsat ha attivato e attiverà nei prossimi mesi: il satellite KONNECT per la distribuzione della banda ultralarga satellitare e, successivamente, il satellite KONNECT VHTS che, una volta entrato in funzione, grazie alla sua maggiore capacità consentirà di offrire connessioni ancora più performanti fino a 200 Mbps e ad un numero maggiore di clienti.
TIM lancerà l’offerta nei primi mesi del 2021
TIM lancerà nei primi mesi del 2021 l’offerta a banda ultralarga satellitare e tale offerta andrà ad aggiungersi alle offerte di connettività ultrabroaband già presenti sul mercato che si avvalgono delle reti FTTH, FTTC e FWA, risultando quindi complementare nell’ottica di coprire anche le zone più isolate del territorio nazionale. In questo modo verrà estesa ad un sempre maggiore numero di cittadini la possibilità di lavorare e studiare a distanza ed usufruire dei servizi evoluti di intrattenimento, così come a tutte le aziende la possibilità di essere connesse e cogliere le opportunità della rivoluzione digitale e dell’Industry 4.0.
L’accordo tra Tim ed Eutelsat Communications vale 150 milioni di euro e consentirà, quindi, alle famiglie italiane, anche a quelle che vivono nelle zone più isolate, di beneficiare banda larga fissa ad altissima velocità via satellite da gennaio 2021.
TIM, Luigi Gubitosi: “lanceremo il servizio che abbiamo chiamato Tim ovunque”
TIM manifesta la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto con il gruppo francese attraverso le parole del suo Amministratore Delegato, Luigi Gubitosi: “C’è una novità: abbiamo siglato un accordo per offrire in Italia una tecnologia non ancora presente, il satellite. Abbiamo fatto un accordo con Eutelsat, società leader nei satelliti e con questo accordo abbiamo ordinato satelliti per tutta Italia. Così lanceremo il servizio che abbiamo chiamato “TIM ovunque””.
L’AD di TIM ha aggiunto che la connessione via satellite garantirà la banda larga ovunque “dall’isola di Montecristo, all’eremo, alla baita sperduta in alta montagna”.
TIM ha connesso negli ultimi mesi ulteriori 3mila comuni
Oltre alle novità relative alla regione Puglia e oltre all’accordo con la società francese Eutelsat, TIM ha recentemente connesso ulteriori 3mila comuni. In una tempistica ridotta, questi comuni hanno beneficiato degli interventi di copertura ultrabroadband, finalizzati a consentire a un numero sempre maggiore di famiglie e imprese l’accesso ad Internet veloce.
A partire dalla fase emergenziale ad oggi, inoltre, l’azienda di Corso Italia ha decisamente accelerato in termini di investimenti infrastrutturali e, grazie a questa spinta, sono diventati oltre 4.800 i comuni italiani in cui sono disponibili i servizi a banda ultralarga del Gruppo a beneficio di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. L’azienda non intende inoltre fermarsi qui e vuole continuare anche nei prossimi mesi ad intensificare i propri programmi di cablaggio per portare entro dicembre 2020 la fibra al 90% delle famiglie che utilizzano la rete fissa, concentrando i propri sforzi prevalentemente nelle zone rurali o a bassa densità abitativa del Paese. In particolare, i comuni che entro l’anno verranno raggiunti dalla banda ultralarga saranno oltre 5.000, con l’obiettivo di abilitare alla vita digitale circa il 75% delle famiglie residenti nelle “aree bianche” che hanno una linea fissa attiva.