Titoli di Stato: Grecia supera ancora l’Italia. Cosa c’è dietro il sorpasso ellenico
La Grecia supera l’Italia ancora una volta nei titoli di Stato. È successo ieri mercoledì 18 dicembre quando il rendimento del BTP decennale si è portato sopra l’1,34%, mentre quello del bond ellenico di pari scadenza è scivolato sotto l’1,28%.
Si consolida in questo modo l’idea che l’Italia sia più rischiosa rispetto ad Atene, dopo che già a maggio era avvenuto il primo sorpasso.
In una giornata in cui tutti i rendimenti sono saliti, gli unici in calo sono stati quelli della Grecia: il tasso del decennale ellenico è sceso dall’1,35% circa di inizio seduta fino ai minimi giornalieri dell’1,25%.
Cosa c’è dietro il sorpasso ellenico
Dietro il calo, le indiscrezioni riportate da Bloomberg, secondo cui presto la Vigilanza della Bce possa consentire alle banche greche di detenere più titoli di Stato del proprio paese. Nel 2015 era stato messo, proprio dalla Vigilanza, un tetto che ora potrebbe essere innalzato.
Mentre i rendimenti sui titoli di Stato della Grecia sono scivolati, quelli sui BTP d’Italia hanno imboccato la via del rialzo. Il tasso del decennale tricolore ha abbandonato la soglia dell’1,27% registrata in avvio di seduta e si è levato fino a toccare l’1,347%. Di conseguenza, anche lo spread BTP-Bund è salito.
Dallo scorso settembre i BTp hanno iniziato a indebolirsi, portando in alto i rendimenti, sul timore di elezioni anticipate. Se questa preoccupazione è parzialmente rientrata ieri la notizia che, probabilmente tra aprile e giugno si terrà il referendum sul taglio dei parlamentari, ha riacceso tali timori.