Il prossimo 7 marzo la Bce potrebbe fare il tanto atteso annuncio, ossia il lancio di una nuova Tltro, maxi-iniezioni di liquidità a lungo termine per sostenere l’economia reale attraverso aste a basso costo, a partire dalla prossima estate.
Le Targeted longer-term refinancing operation sono aste a basso costo con scadenza a quattro anni, targeted ossia finalizzate alla raccolta di denaro che dovrà essere girato a famiglie e imprese. Le banche dell’Europa meridionale sono i maggiori beneficiari dell’attuale Tltro. In Italia e Spagna alla fine del 2018 i finanziamenti Tltro rappresentavano oltre il 6% degli asset. Gli istituti di credito italiani, in particolare, hanno quasi 240 miliardi di finanziamenti Tltro, pari a oltre un terzo dell’ammontare complessivo. Ma chi sarà più avvantaggiato dalle Tltro?
A fare un’analisi dettagliata sono gli analisti di Bank of America, secondo cui il settore che ha avuto il maggiore beneficio dagli stimoli finanziari è stato quello dei titoli senior finanziari. Nei sei mesi successivi all’annuncio della terza Tltro di marzo 2016 difatti hanno visto stringere lo spread del 20%. Il motivo? Secondo gli esperti con questo supporto di liquidità i rischi di default o di fuga dai depositi delle banche sono minimizzati.
Secondo gli esperti di BofA molti settori del credito hanno registrato un rally nei tre mesi successivi all’annuncio della Tltro, ma anche nel caso dei titoli industriali ad alto rating si è registrata una contrazione degli spread. Secondo BofA questo potrebbe essere legato al fatto che il mercato si aspetti maggiori finanziamenti bancari per le società, che quindi avrebbero minor bisogno di emettere sul mercato.
A non apprezzare particolare la Tltro invece il mercato delle obbligazioni high yield e questo perché in media negli ultimi casi gli spread di questi titoli si sono leggermente allargati nei sei mesi successivi all’annuncio.