Società

Tobin tax europea sarà un boomerang

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NEW YORK (WSI) – Ancora nessuno è stato in grado di rispondere esattamente a una semplice domanda: a cosa dovrebbe servire la Tobin tax europea? Se l’obiettivo è ridurre la volatilità e le attività speculative sui mercati dei derivati allora, scrive PricewaterhouseCoopers citando i risulatati di uno studio condotto sulla materia, non è per niente sicuro che funzionerà.

Se l’idea è invece di rafforzare l’economia, la tassa è già un fallimento.

Così com’è strutturata la tassa sulle transazioni finanziarie, ipotesi vagliata dall’area euro, è una cattiva idea e va abbandonata.

La stessa Commissione Ue ha riconosciuto che l’ultima versione della Tobin Tax non è la migliore opzione possibile, perché l’ideale sarebbe avere una tassa coordinata su scala globale, che realisticamente è decisamente improbabile.

Più stretta sarà la copertura dell’imposta, meno avrà senso, motivo per cui la tassa così com’è stata proposta è destinata a essere un flop, secondo Bloomberg.

Nella sua forma attuale la tassa sarebbe dello 0,1% sulle operazioni relative agli strumenti non derivati come bond sovrani o titoli azionari e dello 0,01% sul valore nazionale delle operazioni sui derivati.

Per ora 11 paesi sono d’accordo nell’imporre una tassa simile – Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna. Ma non sono ancora riusciti nemmeno a trovare un punto di incontro sui dettagli.

Di conseguenza la Tobin Tax non vedrà la luce prima nel 2014 ma probabilmente entro la fine del 2015. Per i mercati e le economie europee dei paesi coinvolti tale ritardo potrebbe essere una fortuna.