MILANO (WSI) – BPM affonda sulla borsa di Milano. Il titolo ha accusato in mattinata un tonfo -10% circa, dopo il no dei soci a cambiare la governance, a favore di una maggiore apertura verso gli investitori istituzionali.
A questo punto gli investitori temono che la bocciatura possa penalizzare l’aumento di capitale che sarà lanciato dall’istituto a inizi maggio per un valore di 500 milioni di euro.
I forti smobilizzi hanno messo in allerta la Consob, che ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto sul titolo Bpm, per la giornata di oggi e di domani 15 aprile, fino alle ore 24. Il divieto, ha spiegato la Commissione, è stato introdotto in linea con il regolamento comunitario sullo short selling, sulla scia di una variazione superiore alla soglia del 10%.
Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli. Con questo “viene estesa e rafforzata la portata del divieto di vendite allo scoperto nude, già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre scorso”.
BPM ha perso nell’ultimo mese -5,11%, salendo negli ultimi 6 mesi +27,74% e nell’ultimo anno +25,12%, stando agli ultimi dati di Borsa italiana.