Sulla vicenda della rivolta dei migranti all’ex Moi di Torino, scoppiata dopo l’esplosione di alcune bombe carta nell’ex villaggio olimpico che dà alloggio a più di un migliaio di profughi, il governo è pronto “se serve” a fare ricorso all’esercito.
Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una videointervista concessa a La Stampa, quotidiano di Torino. “C’è massima disponibilità a sostenere le iniziative finalizzate a risolvere la situazione in modo piemontese, quindi con grande sobrietà e decisione. Siamo disponibili a venire incontro alle esigenze del territorio”, anche inviando dei militari “se serve”.
La situazione, che tra lanci di bottiglie e sassi potrebbe diventare esplosiva, “va gestita bene, con intelligenza, con l’aiuto di tutti”, ha aggiunto Renzi. Tutto è iniziato la notte di mercoledì quando centinaia di migranti hanno protestato con veemenza dopo il lancio – sembra – di alcune bombe carta nell’area dell’ex villaggio olimpico. Ancora non si conoscono i responsabili, la polizia sta indagando.
“Gli italiani sono razzisti”, racconta uno dei profughi che vive nelle palazzine dell’ex Moi. Da ormai oltre 3 anni 1.300 profughi occupano l’area. Il comune ha annunciato che provvederà allo sgombero, ma ancora non è riuscito a metterlo in pratica.
Da parte loro gli abitanti della zona hanno più volte espresso il loro malcontento, precisando che da tempo aspettano un piano di riqualificazione e la sistemazione dei migranti in strutture più idonee.