Il taglio dei tassi di interesse deciso ieri a sorpresa dalla Fed (tre quarti di punto) ha dato respiro alle Borse asiatiche che, nei giorni scorsi avevano subito pesanti perdite.
A Tokyo, la seduta è partita con un 3% di guadagno e in chiusura l’indice Nikkei si è assestato con un +2,04%. Tra ieri e l’altro ieri la piazza giapponese aveva subito un pesantissimo ribasso (la perdita peggiore in un’unica sessione dal giorno dopo gli attentati dell’11 settembre 2001). Il Nikkei, si diceva, è avanzato di 256,01 punti chiudendo a 12,829.06.
In linea l’altro indicatore del mercato, il Topix che ha guadagnato 29,98 punti (2.5%) collocandosi in chiusura a 1,249.93.
Bene anche le altre Borse asiatiche che rimbalzano in modo significativo: Hong Kong guadagna il 5,91% (era caduta dell’8%) e Shangai sale del 4,46% (aveva ceduto il 7%).
A beneficiare maggiormente della mossa attuata da Ben Bernanke sono stati anche in Asia i titoli bancari: il colosso Hsbc ha strappato 7,6 punti percentuali e la giapponese Mitsubishi Ufj il 3,9 per cento. Tonica Bank of China che ha guadagnato il 3,9%. Segno più anche per le materie prime grazie alla spinta del nichel e del rame. Sugli scudi il tandem Rio Tinto (+5%) e Bhp Billiton (+9,3%). Tra gli altri da segnalare Nippon mining holdings che ha guadagnato 5,4 punti percentuali. Tra i tecnologici bene l’indiana Infosys, salita dell’1,8%, sulla raccomandazione di JpMorgan. In volata infine a Tokyo Nintendo (+8%), Toshiba (+6,7%) e Nikon (+6,6%). Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell’area Asia-Pacifico: – Tokio +2,04% – Hong Kong +7,80% (in corso) – Shanghai +3,14% – Taiwan +2,29% – Seul +1,21% – Sydney +4,35% – Bombay +6,00% (in corso) – Singapore +3,17% (in corso) – Kuala Lumpur -3,84% (in corso) – Giakarta +5,96% (in corso).
Prospettiva positiva anche per le piazze europee che già ieri avevano apprezzato la decisione della Fed.
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