Della serie, a volte ritornano. Dati ormai per morti e sepolti, i Google Glass, gli occhiali della realtà aumentata del colosso di Mountain View, ritornano in pista.
Lanciati per la prima volta nel 2012, ritirati dal mercato nel 2015 per mancanza di domanda, i Google Glass sembrano aver trovato finalmente la loro strada: chiuso il progetto “explorer” per gli appassionati di gadget, è iniziata la fase “enterprise” per la aziende.
Testati a lungo da nomi come GE Aviation, Boeing e Volkswagen, gli occhiali del futuro di Big G sono il presente in alcune imprese e nei luoghi di lavoro dove usare degli occhiali protettivi è obbligatorio.
Come ha spiegato Jay Kothari, product manager di Mountain View:
“Non è un esperimento, siamo in piena produttività con i nostri partner. Si tratta di un dispositivo buono per le catene di montaggio, la progettazione, la gestione di flussi produttivi, gli ospedali. Insomma, un ausilio per i lavoratori. Nonostante somiglino in tutto e per tutto alle versioni che abbiamo conosciuto anni fa i nuovi Glass hanno una batteria più capiente (otto ore di autonomia) e, assicurano da Alphabet, assicurano un maggiore comfort quando li si indossa”.
Negli ultimi due anni, Google ha migliorato il prodotto studiandolo assieme a una trentina di esperti di diversi settori, dalla logistica, alla manifattura, all’healthcare per comprendere quali fossero le reali esigenze a cui dare risposta.
“Abbiamo anche fatto miglioramenti al design e all’hardware così da renderlo più leggero e comodo da indossare per lungo tempo; abbiamo anche prolungato il tempo di durata della batteria” hanno fatto sapere da Google.