NEW YORK (WSI) – Guidare la propria auto sarà illegale nel giro di 15 anni. Non c’entrano Uber, le manie dei millenials, le lotte degli ambientalisti e nemmeno i sempre più moderni sistemi di trasporto pubblico.
Sarà la funzione di guida automatica a mandare in pensione per sempre l’essere umano al volante. Gli incidenti automobilistici sono una delle principali cause di morti premature nella razza umana.
Con la tecnologia del pilota automatico la speranza è ridurre drasticamente il numero di incidenti stradali, che ogni anno provocano la morte di 1,2 milioni di persone in tutto il mondo. La Guerra delle Due Coree, per avere un’idea, ha fatto meno vittime.
Dagli Anni 70 a oggi il trend è chiaro. L’industria automobilistica sta facendo di tutto per migliorare l’affidabilità e sicurezza dei propri veicoli. I governi, come quello francese e italiano, hanno imposto un giro di vite sulle violazioni del codice della strada e sui crimini alla guida, introducendo il sistema delle patenti a punti e inasprendo pene e multe.
Le cinture di sicurezza, gli airbag, i freni a disco, i sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici hanno ridotto sensibilmente il numero delle morti per incidenti stradali.
Ma fino a poco tempo fa le case automobilistiche non erano ancora riuscite a porre rimedio alla causa principale delle fatalità: l’errore umano. Ora la tecnologia in grado di salvare milioni di vite esiste, manca solo che autorità e società ne promuovano l’uso.
Le auto con pilota automatico di Google hanno percorso l’equivalente della circonferenza terrestre 40 volte senza incorrere in un singolo incidente. Il pilota automatico non ha colpi di sonno, rispetta i limiti di velocità e i segnali stradali, non si distrae e non si mette mai al volante se ubriaco o se non è in condizioni di guidare.
Fonte: Tech Crunch
(DaC)