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Tra ripresa e aiuti a Grecia crescono puntate rialziste sulle materie prime

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un rialzo dei listini azionari ed un calo degli spread, con quello italiano tornato sotto i 370 pb.

Il primo ministro italiano Monti, la cancelliera Merkel ed i primo ministro greco Papademos, venerdì hanno tenuto una teleconferenza ed alla fine si sono detti fiduciosi nel raggiungere un accordo durante la riunione dei ministri finanziari dell’area Euro di oggi.

Secondo il Wsj, la Bce venerdì avrebbe completato lo swap dei circa 50Mld€ di titoli greci in portafoglio, scambiandoli con titoli identici (anche sotto il profilo della legislazione che rimarrebbe quella greca) ma con diverso codice identificativo, in modo da evitare le conseguenze dell’apposizione di clausole di azione collettiva. Tale operazione non comporterebbe per la Bce né un utile né una perdita.

Secondo sempre il Wsj, rimarrebbero pertanto esclusi i circa 12Mld€ di titoli greci acquistati direttamente dalle singole banche centrali nazionali.

La Bundesbank non avrebbe dato il suo assenso all’operazione di swap, per il timore di possibili azioni legali da parte degli altri creditori.

Secondo Wsj, la contribuzione del Fmi al secondo piano greco sarebbe molto più contenuta rispetto al passato, limitandosi a solo il 10% dei 130Mld€, rispetto a percentuali nell’ordine di circa il 30% nei precedenti piani a favore di Grecia, Irlanda e Portogallo. Questo per evitare che il Fmi risulti sovra esposto nei confronti dell’area Euro, avendo già accordato un prestito da 30 Mld€ alla Grecia, 22,5 all’Irlanda e 26 Mld€ al Portogallo.

Il ministro delle finanze giapponese, Azumi, ha intanto dichiarato che la Cina ed il Giappone si sono accordati nel contribuire alla soluzione della crisi europea attraverso il Fmi.

Secondo Ft, la Grecia avrebbe bisogno di un finanziamento da 136 Mld€, oltre ai 34Mld€ restanti del primo piano di salvataggio, ma Germania, Olanda e Finlandia hanno insistito nel mantenere il limite dei 130 Mld€.

Al momento sarebbero in valutazione quattro diverse ipotesi formulate dal Fmi per cercare di arrivare ad un piano che confermi l’obiettivo del 120% del debito/pil greco entro il 2020. Tra queste ultime, quella più incisiva sarebbe l’ipotesi di redistribuzione degli eventuali utili dello swap Bce ai governi tramite le banche centrali nazionali.

Come riportato dal quotidiano Kathimerini, il piano di swap con i creditori privati potrebbe iniziare giovedì 8 marzo e terminare il 11 marzo. In Francia oggi è attesa l’emissione di 8,1 Mld€ di titoli a breve termine, mentre in Olanda l’emissione di titoli a breve sarà fino a 4 Mld€. L’Efsf emetterà titoli a 6 mesi fino a 2 Mld€.

Negli Usa è proseguito il rialzo dei listini azionari, trainati dall’attesa del raggiungimento di un accordo sul piano greco.

Sul fronte interno, con un voto ad ampia maggioranza sono stati prorogati fino a fine anno alcune misure di supporto per i lavoratori, tra cui rientrano l’estensione dei sussidi per la disoccupazione anche oltre il sesto mese e sgravi contributi nell’ordine del 2%.

La precedente proroga sarebbe scaduta a fine mese. Di conseguenza il fine 2012 sarà caratterizzato dalla contestuale scadenza sia delle misure a favore dei lavoratori sia dei tagli delle tasse implementati tra il 2001 ed il 2003.

L’attenzione degli analisti si focalizza soprattutto sulla continuazione del rialzo dei prezzi della benzina arrivata negli Usa ai massimi dallo scorso settembre.

Valute: chiusura di settimana in rialzo per il cross euro/dollaro che si è portato a ridosso della soglia di resistenza posta a 1,32 per poi chiudere in area 1,315. Questa mattina l’euro apre forte in area 1,32 in attesa dell’Eurogruppo di oggi pomeriggio. Il livello di resistenza si colloca a 1,33 e il supporto a 1,315.

Apprezzamento anche per il cross l’euro/yen che venerdì il cross si è portato in area 104,5 con un massimo a 104,7. Da segnalare che la Banca centrale cinese (Pboc) ha annunciato un taglio di 0,5 punti percentuali del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche cinesi. Questa mattina lo yen si indebolisce ulteriormente portandosi sulla soglia dei 105 yen per euro. Resistenza a 106 e supporto a 104.

Materie Prime: chiusura di settimana mista per le principali materie prime con gli operatori che hanno preferito mantenere un atteggiamento cauto in attesa della riunione dell’Eurogruppo in programma oggi. In mattinata, la decisione della Cina di tagliare il tasso di riserva obbligatoria sta dando una spinta all’intero comparto, in particolare al settore energetico, con il Brent che si riporta sopra i 120 $/b. A favorire il settore ha contribuito anche la decisione dell’Iran di sospendere la vendita di greggio alle compagnie petrolifere inglesi e francesi.

Gli speculatori, nel frattempo, hanno aumentato anche la settimana scorsa le posizioni a favore di un rialzo delle principali materie prime, portandole ai massimi da settembre scorso.

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