ROMA (WSI) – Nell’eterna disputa sulla parità di genere, arriva uno studio destinato probabilmente a portare più “rosa” nel grigio mondo della finanza e del Forex trading. Secondo Changing Banking for Good, infatti, sarebbe auspicabile una maggiore presenza femminile tra gli operatori dei servizi finanziari, soprattutto per riportare in questo ambiente una migliore capacità di valutazione del rischio connesso agli investimenti.
Dei risultati della relazione si è occupata anche la Commissione Parlamentare sugli standard bancari del Parlamento di Londra, interessata alle ricadute positive che avrebbe l’aumento del personale femminile non solo fra gli impiegati di banca, che hanno a che fare quotidianamente con conti correnti, prestiti e mutui, ma anche fra i trader finanziari.
Secondo il report, le donne sarebbero in grado di spezzare l’omogeneità culturale – prettamente maschile – che ha contribuito a far scoppiare la crisi economica che stiamo ancora vivendo. Il Parlamento britannico ha sposato in pieno questo punto di vista: “La cultura maschile domina in modo schiacciante nel mondo del trading, e le persone che lavorano in un ambito ne influenzano in modo inevitabile la filosofia. Più donne sul trading floor sarebbero di certo un beneficio per le banche”.
Il Wall Street Journal, citando la notizia, ha intervistato alcune donne manager, fra le poche ad aver avuto successo in questo settore. Tutte confermano quanto rilevato da Changing Banking for Good; tra loro anche Jacki Zehner, prima donna a diventare socia di Goldman Sachs nel 1996, ora a capo dell’organizzazione Women Moving Millions.
“Si è parlato per decenni – ha dichiarato Zehner – del bisogno di incrementare la diversità di genere nel settore dei servizi finanziari, ma si è fatto poco. Spero quindi che queste misure siano accompagnate da interventi specifici. La diversità porta a decisioni migliori e a una più attenta valutazione del rischio”.
Le misure cui fa riferimento Zehner sono l’impegno preso dalla Commissione da qui ai prossimi sei mesi, ovvero il monitoraggio degli interventi delle banche per bilanciare eventuali disparità di genere nelle proprie divisioni trading. “La decisione del Governo – ha concluso la manager – è una mossa per migliorare la stabilità dell’intero sistema finanziario”.
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