NEW YORK (WSI) – A un certo punto sembrava che i negoziati tra Europa e Stati Uniti sull’accordo di libero scambio più importante della storia recente fossero a buon punto e che la presenza per ancora qualche mese alla Casa Bianca di Barack Obama, uno dei grandi promotori del trattato TTIP, rendesse il tutto più semplice.
Ora appare molto difficile che si possa trovare un’intesa in tempo, prima della fine dell’ultimo mandato di Obama, che lascerà la presidenza i primi di gennaio. Dalle ultime rivelazioni, sembra che siano emerse “divergenze inconciliabili” tra i due blocchi.
I governi coinvolti (e le multinazionali) possono ancora realisticamente sperare in un accordo, ma da quanto emerso dai documenti di cui Greenpeace e il Guardian hanno potuto prendere visione, le differenze dei punti di vista in alcuni temi sono enormi e l’implementazione del trattato potrebbe addirittura saltare, per la felicità delle associazioni a tutela dei consumatori e dell’ambiente.
Secondo le indescrizioni, i colloqui sull’accordo di libero scambio tra le due potenze occidentali rischiano di finire impantanati in una fase di serio stallo, dal momento che in alcune aree ci sono “divergenze irreconciliabili”.
Europa e Stati Uniti la vedono in modo diametralmente opposto circa le richieste che gli americani fanno alla controparte in tema ambientale e di salute. Gli Usa chiedono all’Unione Europea di violare le promesse fatte sulla protezione dell’ambiente”.
Obama ha sottolineato la settimana scorsa durante il suo tour in giro per l’Europa – a Hannover ad accoglierlo c’erano migliaia di tedeschi che hanno protestato contro il TTIP – che tra le autorità c’è fiducia nel raggiungimento di un accordo.
Ma i documenti top secret sui negoziati pubblicati dipingono una storia ben diversa da quella descritta dal presidente statunitense. Le posizioni sono divergenti in più di un’area fondamentale del testo.
Fonte: The Guardian