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Tremonti, guardi che non siamo in Bielorussia. Ecco il video

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ESTATE 2010 – “Report” prepara una puntata sulla manovra economica da 25 miliardi. La puntata (“Conti, sconti e Tremonti”, autrice la giornalista Stefania Rimini) aveva lo scopo di capire gli effetti della manovra di correzione dei conti approvata a Luglio 2010 sulla quotidianità dei cittadini e sull’economia del Paese. Una manovra indispensabile, ed è stato sottolineato, resta da capire quanto risolutiva ed equa.

Poiché solo crescendo si pagano i debiti (come dice il Ministro e il Governatore di Bankitalia), e da almeno 10 anni la nostra economia non sta crescendo abbastanza (come viene ripetuto all’Italia in tutte le sedi istituzionali) non si può non considerare gli elementi che tutti gli organismi indicano come fattori di sviluppo: competitività, produttività, parità di trattamento e opportunità per tutti i soggetti economici, libertà d’impresa. Tutto questo passa attraverso la trasparenza della pubblica amministrazione.

Ed è questo il filo conduttore che spinge “Report” a sollevare interrogativi là dove possono sussistere conflitti di interesse. Nel caso specifico non si può non considerare il ruolo del Ministro Tremonti, che da 8 anni su 10 firma la politica economica del paese, alternando la attività di ministro a quella di uno studio professionale che cura gli interessi dei più importanti gruppi economici del paese, alcuni dei quali hanno significativi contenziosi con l’Agenzia delle Entrate. Nella puntata si analizza inoltre l’efficacia della strategia di lotta all’evasione fiscale, per voce di alcuni esperti si avanzano delle proposte.

22 SETTEMBRE 2010 – il ministro Tremonti viene invitato a partecipare alla trasmissione in preparazione sulla manovra. Non segue alcuna risposta da parte dell’ufficio stampa del Tesoro

6 OTTOBRE E 13 OTTOBRE 2010 – il ministro Tremonti viene sollecitato a partecipare alla trasmissione, i due solleciti vengono ignorati.

24 OTTOBRE 2010 – su Raitre va in onda la puntata di “Report” dal titolo”Conti sconti e Tremonti”.

23 NOVEMBRE 2010 – il ministro Tremonti fa un esposto all’Agcom contro “Report” lamentando la lesione dei principi di correttezza, completezza, imparzialità e obiettività dell’informazione. Tra le contestazioni: “partigianeria”, l’accusa di proporre “tesi deformate”, “interviste rilasciate da esperti di orientamento capzioso”, “senza alcuna informazione sulle ragioni di finanza pubblica che ispirano analoghe misure in tutta Europa”, “tesi precostituite con l’obiettivo di screditare l’obiettivo messo nel mirino, adducendo la scusante di non aver interloquito con l’interessato”.

Il ministro richiede all’Agcom un intervento sanzionatorio e ripristinatorio dell’equilibrio informativo e del contraddittorio.

30 MARZO 2011 – Delibera Agcom n. 185/11/Cons. L’Autorità ravvisa la necessità di riequilibrio informativo e ravvisa gli estremi per l’esercizio del diritto di replica, disponendo che in una prossima puntata del programma “Report” venga dato spazio anche a voci e testimonianze positive, nazionali e/o internazionali relative alla manovra economico-finanziaria.

1 APRILE 2011 – (ANSA) Il commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Nicola D’Angelo rende noto di essere stato “contrario” alla decisione con cui la stessa Agcom ha ribadito che Report deve assicurare il diritto di replica al ministro dell’Economia Tremonti.

Una delibera adottata due giorni fa a maggioranza, conclusione dell’istruttoria avviata nei confronti della trasmissione del programma di Milena Gabanelli del 24 ottobre 2010 in base a un esposto dello stesso ministro. “Sostenere la necessità di un principio di contraddittorio peraltro tentato inutilmente dalla stessa trasmissione – spiega D’Angelo motivando la sua posizione – significa rendere impossibile fare trasmissioni di inchiesta. I fatti riportati o sono veri oppure no ed allora ci sono gli strumenti della rettifica o della tutela giurisdizionale”.

10 APRILE 2011 – (ANSA) Milena Gabanelli rinnova pubblicamente al ministro Tremonti l’offerta dello spazio per replicare sulla questione degli effetti della manovra. Non segue alcuna risposta. 12 aprile 2011 – nota della FNSI ”Deve suscitare il necessario allarme la denuncia fatta ieri sera dagli schermi di RaiTre da Milena Gabanelli. La delibera adottata a maggioranza il 30 marzo scorso dall’Agcom ai danni di ‘Report’ appare infatti un’invasione di campo, un nuovo modo per imbavagliare il giornalismo non incline agli elogi verso il governo”. E’ quanto rileva la Fnsi in una nota.

CORRADO CALABRO ”Alla puntata della trasmissione che ad ottobre si era occupata della manovra di Tremonti non e’ stata contestata alcuna imprecisione: nessun dato sbagliato, nessun elemento da rettificare – prosegue la nota – Ne’ si poteva imputare il disinteresse al punto di vista del ministro: Tremonti e’ stato ripetutamente invitato a partecipare, ma ha ripetutamente declinato l’invito per se’ e per i suoi collaboratori.

Tutto cio’ non e’ bastato ad evitare la sanzione: poiche’ il ministro si e’ lamentato che il programma ”avrebbe sviluppato un’immagine caricaturale e parziale, artatamente confezionata” della manovra economica, la Rai ”e’ tenuta ad assicurare il diritto di replica mediante la diffusione di una nuova puntata che – nel rispetto del format della trasmissione Report – dia spazio anche a voci e a testimonianze positive, nazionali e/o internazionali”.

”Il ministro (peraltro il ministro azionista del servizio pubblico) sceglie di non parlare, ma chiede e ottiene che ci sia una lista di pareri a lui favorevoli – conclude la Fnsi -: resta da capire se a fornirla dovra’ essere l’Agcom o lo stesso ministero. Bene ha fatto Milena Gabanelli ad annunciare il proposito suo e della rete di ricorrere contro la delibera Agcom. Ha il pieno sostegno del sindacato dei giornalisti e di tutta quella parte della societa’ italiana che vuole vedere raccontati i fatti, prima di chiedersi che colore abbiano”.

13 APRILE 2011- il ministro Tremonti viene invitato a partecipare alla trasmissione in preparazione in ottemperanza alla decisione Agcom, ovvero viene richiesta l’indicazione di una persona che parli in sua vece. Non segue alcuna risposta da parte dell’ufficio stampa del Tesoro.

9 MAGGIO 2011 – il ministro Tremonti viene invitato di persona dalla giornalista Stefania Rimini a partecipare alla puntata in preparazione. Il ministro dichiara il suo rifiuto a partecipare.

GIULIO TREMONTI – MINISTRO DELL’ECONOMIA – A proposito di Report dovevate fare una trasmissione eravate stati condannati!
STEFANIA RIMINI – Ma noi la stiamo aspettando caro ministro, le abbiamo scritto….

GT – No no la dovete fare voi, grazie. La sentenza Agcom, il provvedimento Agcom dice che la dovete fare voi

SR – Attenzione, noi la stiamo facendo io son qua apposta. Però io sono qua anche ufficialmente per invitarla di nuovo a venire… come le abbiamo chiesto

GT – No, io le ho già spiegato, prima dovete fate una bella trasmissione riparatoria

SR – No, riparatoria proprio forse in un altro paese, è un altro concetto che in Italia per cortesia non c’è, “riparatoria”.

GT – No, c’è scritto così.

SR – No, no. Non c’è scritto così, la invito a rileggerla. Comunque io sono felice che lei citi la cosa perché noi la stiamo aspettando, noi andiamo in onda, le abbiamo anche scritto all’ufficio stampa

GT – Come le ho già spiegato, prima fate voi, poi vengo io.

SR – Lo spazio è per lei signor ministro.

GT – Shh!

5 giugno 2011 – puntata di “Report” in ottemperanza alla delibera Agcom, ” Com’è andata a finire”

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