In corso l’audizione del ministro dell’economia Giulio Tremonti alla Camera. Tremonti parla del decreto antiscalate che è stato formulato per frenare la scalata dei francesi nelle aziende strategiche italiane. (L’ultimo caso è quello dell’interesse di Lactalis su Parmalat).
Tremonti, rispondendo alle domande dei parlamentari, ha affermato che “la migliore difesa è l’attacco” e ha aggiunto che il “problema dell’economia in Italia non è tanto quello di difendere ma di sviluppare”, mettendo anche in rilievo che “il numero delle società quotate a Piazza Affari sia sceso”.
Tremonti ha puntato il dito sulla necessità di puntare sulla crescita dimensionale delle imprese e ha aggiunto che le attività di sviluppo si realizzano anche con “atti amministrativi”.
Riguardo al decreto ‘antiscalate’ sulle misure urgenti per l’ordinato svolgimento delle assemblee societarie, il ministro ha precisato che si tratta di “una norma generale, non particolare”, aggiungendo che si tratta di “una misura che c’era già lo scorso anno e penso che debba essere messa a regime nel software del milleproroghe”.
Da segnalare che il decreto anti-scalate è stato emesso proprio in relazione al caso Parmalat, per difendere per l’appunto l’azienda di Collecchio dalle mire di Lactalis.
Confindustria aveva risposto al decreto anti-scalate sottolineando che “gli interventi mirati ai singoli casi, come quello incluso nel cosiddetto decreto anti-take over…non risolvono il problema fondamentale e, nel cambiare le regole del gioco quando esso è in atto, si rischia di indebolire ulteriormente la capacità dell’Italia di attrarre investimenti stranieri”.