Nuovo record per la domanda dei BTP in collocamento oggi (BTP Green a 20 anni e del decennale al 2035) che ha superato i 270 miliardi di euro
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I Buoni del Tesoro Poliennali, abbreviati in BTP, sono dei titoli di credito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro dello Stato italiano con scadenza superiore all’anno solare. La loro durata può essere di 3, 5, 7, 10, 15 o 30 anni.
L’investitore è beneficiario di un flusso cedolare costante, in genere con cadenza semestrale. Inoltre, allo scadere del buono, riceve una somma di denaro pari al valore nominale dei titoli posseduti.
Il tasso di interesse è fissato al momento dell’emissione, perciò la quota delle cedole rimane inalterata e stazionaria per tutta la vita del titolo. L’emissione dei BTP avviene tramite aste marginali -ovvero senza fissazione del prezzo iniziale- indette, generalmente, una volta al mese.
La sottoscrizione base di un titolo BTP parte da un valore nominale minimo di 1.000 euro e si sviluppa secondo suoi multipli.
I Buoni Poliennali si prestano in maniera particolare agli investitori desiderosi di ricevere un flusso costante di pagamenti nell’arco di un lasso di tempo ben cadenzato: sono detti per questo loro connotato “titoli a reddito fisso“. Oltre a consentire flussi regolari, sono anche molto apprezzati per la loro liquiditĂ che li rende immediatamente spendibili.
Il rischio nell’acquisto di un titolo BTP è quello legato all’instabilitĂ del prezzo nel caso in cui lo si venda anticipatamente rispetto alla scadenza prestabilita: la volatilità è direttamente proporzionale al lasso di tempo residuo del buono. L’innalzamento dei tassi di mercato, considerando la natura fissa delle cedole, influirebbe inevitabilmente a ribasso sul prezzo del titolo; viceversa l’innalzamento dei tassi ne comporterebbe un aumento.
Il ministero dell’Economia ha affidato al Monte dei Paschi di Siena, BNP Paribas, Citibank, Crédit Agricole, NatWest e UniCredit il mandato per un’emissione
Le date da ricordare per le prossime aste dei titoli di stato secondo il calendario reso noto dal Ministero di via XX settembre.
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L’esclusione dal calcolo di titoli di Stato e libretti postali, fino a un valore di 50.000 euro, dovrebbe entrare in vigore in via ufficiale dal 2025.
I rendimenti generalmente in crescita e la domanda robusta confermano l’interesse del mercato per i titoli italiani.
Cresce l’appeal dei Btp tra gli gli investitori istituzionali. Complice la presenza di rendimenti interessanti, il Tesoro ha registrato un pieno di richieste per i titoli a 7 e 30 anni con ordini che hanno superato i 200 miliardi (quasi 16 volte superiori all’ammontare emesso)
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La decurtazione spingerĂ al rialzo il prezzo dei titoli di Stato giĂ in circolazione
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