BCE pagina 238
I supporti passano per area 1.3500. Importante sarà capire se ci sarà unanimità nella decisione che il Consiglio direttivo della Banca centrale comunicherà. Occhio alla resistenza a…
Oggi la decisione sui tassi. Si prevede già un nulla di fatto. E d’altronde è sempre Angela Merkel che decide i destini dell’Europa. Rispondendo all’allarme lanciato da Hollande, afferma che “l’euro non è sopravvalutato”.
La crisi non e’ finita, e’ solo dormiente. Con le turbolenze politiche in Italia e Spagna, ci sono i primi segni di un risveglio del “contagio negativo”. A differenza delle rivali Usa e britanniche, le banche europee sono solo all’inizio del ciclo di alleggerimento del debito.
La situazione dell’istituto senese, la piccola Lehman Brothers italiana, esemplare della vera sfida della Bce: dovrà sorvegliare sulle banche europee, ma potrà farlo solo se non baderà più ai paletti posti dalle autorità nazionali. Altrimenti, ci saranno tante altre “battaglia nel fango”.
Le aspettative per la domanda di energia elettrica (in rosso) sono molto diverse da quelle scontate in borsa. Ennesima prova di quanto i mercati siano sempre piu’ scollegati dalla realta’.
In caso di superamento rialzista di quota 1.3675, il rapporto eur/usd potrebbe tentare nuovi massimi, che se superassero 1.3730 potrebbero portare al raggiungimento della soglia psicologica.
Dopo Berlusconi tocca adesso a Mussari, Draghi e Viola (AD della banca) mettere in imbarazzo l’Italia, di nuovo zimbello del mondo. Ecco le ultime vignette satiriche “made in Usa” sullo scandalo Mps. Ce n’e’ anche per la Consob.
Marc Faber parla di rischio collasso dell’obbligazionario e di bolla: i mercati puniranno le banche centrali. Anche Citigroup avverte: è possibile che il rialzo sia solo stagionale.
Scrive Bloomberg: “La Banca d’Italia, sotto il precedente governatore Mario Draghi, individuò irregolarità contabili che consentirono a Banca Monte dei Paschi di Siena di nascondere le proprie perdite per più di due anni…
Di fronte al ritrovato ottimismo dei mercati il guru di Wall Street Marc Faber è convinto che febbraio sarà un mese debole. “La stabilizzazione è solo apparente” in Europa e in America. Tutta colpa di Bce e Fed.