Borsa USA pagina 268
Nervosismo tra gli operatori. Verdetto Fed alla fine della riunione di due giorni prossima settimana (17-18 dicembre).
Wall Street e le tre possibili interpretazioni della sua performance.
David Stockman, ex responsabile Ufficio Budget Usa. “Valutazioni hanno perso legame con realtà. Fed inietta eroina monetaria“.
La minaccia: “trasferiremmo la maggior parte del nostro business europeo a Parigi o Francoforte”.
E’ quanto rivela un sondaggio, da cui emerge però anche la convinzione che il Nasdaq (vedi grafico) non sia ancora in una fase di bolla speculativa.
Il ministro parla di disponibilità Usa a investire su Italia. Agenzia rating lancia poi alert su assicurazioni proprio per esposizione verso debito italiano.
Investitori preoccupati, attendono tapering più vicino. Il verdetto venerdì con il rapporto sull’occupazione. S&P 500 sotto soglia psicologia dei 1.800 punti.
Indice in crescita +27% nel 2013, rally più forte dal 2007. Novembre +3,2%, terzo mese consecutivo di guadagni.
Chiusura in positivo per piazza Affari con volumi bassi per via della chiusura di Wall Street. Bene i bancari, che risentono dei giudizi positivi Goldman Sachs.
Motivo: la crescita degli utili sosterrà il valore dei titoli. Anche se i ritorni saranno inferiori.