Borsa USA pagina 293
Borsa Usa in recupero dopo le pesanti perdite della vigilia. Fanno da traino le notizie societarie e i dati sulle case: nel 2012 i 12 mesi migliori da sei anni a questa parte. Elezioni Italia restano fattore di incertezza: “il potenziale di nuove prese di profitto non può essere sottovalutato”: VIDEO. Mastercard duplica dividendi.
Deluse le attese che erano per una flessione meno accentuata, a 55,6 dai 56,1 di dicembre. Il settore rappresenta una fetta importante dell’economia americana. Reazione insignificante dei mercati.
La crisi dei computer tradizionali avrebbe spinto l’azienda informatica all’amara decisione. Nell’operazione di uscita da 23 miliardi di dollari, Microsoft potrebbe giocare un ruolo determinante.
Vendite sull’onda dei ribassi in Europa. Il Dow aveva superato la soglia dei 14.000 punti venerdi’, per la prima volta dal 2007. Tra gli investitori c’è voglia di prese di profitto. Dell, vicino l’addio alla Borsa. Fuga dai Treasuries. Euro perde l’1% contro il dollaro a 1,34.
New York ai livelli pre-Grande Crisi. L’indice S&P 500 inizia il nuovo mese dopo la migliore partenza di inizio anno dal 1997, con un balzo a gennaio di +5,2%. E l’azionario globale ha guadagnato $2600 miliardi di capitalizzazione. GUARDA VIDEO su tasso disoccupazione Usa.
Nonostante la flessione odierna, lo S&P’s 500 è salito +5,3% nel mese e ha piĂą che raddoppiato il proprio valore dal minimo dei 12 anni precedenti testato nel 2009. Per il Dow Jones migliore gennaio dal 1994. Tra i titoli Facebook in calo -6% dopo flessione utili. Forti buy su JDS Uniphase (+19%).
In una nota ai clienti, una delle principali banche d’affari al mondo consiglia su quali settori puntare, indicando quali azioni offrono le migliori opportunitĂ di guadagno alla luce dei recenti rialzi.
Dow Jones -0,32% a 13909, S&P500 regge quota 1500. Nel quarto trimestre gli Stati Uniti registrano una crescita negativa (-0,1% su base annuale). A deprimere i mercati la conferma della Federal Reserve che i tassi di interesse si manterranno “eccezionalmente bassi” fino a che la disoccupazione non scenderĂ al 6,5%. VIDEO: “banche centrali gonfiano bolla bond”.
Nel 2008 indicò che l’indice S&P500 sarebbe arrivato a quota 1450. Nessuno poteva prevedere la bancarotta di Lehman Brothers ma questo guru di Wall Street non aveva avuto alcun dubbio. E adesso che S&P500 sta a quota 1500…
Dalla crisi finanziaria del 2008, la peggiore dai tempi della Grande Depressione, le grandi banche non hanno tratto alcuna lezione. Ecco gli strumenti-scommesse che valgono 637 mila miliardi di dollari, circa dieci volte il Pil mondiale.