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Boris Johnson su Obama: mezzo kenyota ipocrita che ci dice cosa fare

“Gli Stati Uniti tutelano la loro democrazia con una gelosia isterica più di quella che si trova in qualsiasi altro paese…loro non accetterebbero mai di far parte dell’Ue”.

Se passa Brexit, svedesi pronti a seguire l’esempio

Secondo un sondaggio del Tns Sifo, il 36% degli svedesi uscirebbero dall’Ue in caso di Brexit, contro il 32% che resterebbe a favore della membership

Regno Unito e deficit: imbarazzo per il ministro George Osborne

Il deficit UK rimane in calo, dal momento che l’indebitamento di 74 miliardi di sterline è comunque inferiore di 17 miliardi rispetto a quanto preso in prestito negli ultimi 12 mesi. Tuttavia il debito complessivo del Regno Unito.

Lagarde: “Non voglio più sentire la parola Grexit”

In merito all’ipotesi Brexit, secondo il numero uno del Fondo monetario Internazionale l’ipotesi di un’uscita della Gran Bretagna dalla zona euro che avrebbe un impatto sull’ economia britannica e su quelle europee.

Alert Brexit: per il Tesoro britannico costerebbe il 6% del Pil

Il Tesoro britannico ha pubblicato un rapporto di 200 pagine nel quale vengono mostrati gli effetti negativi di un’eventuale Brexit per l’economia del Regno Unito; in particolare l’uscita dall’Ue costerebbe alle famiglie britanniche 4,300 sterline ogni anno. Le renderebbe “permanentemente più povere”, dice il ministro delle Finanze britannico, George Osborne, commentando lo studio: entro il 2030 il

Con Brexit Ue e Regno Unito nelle fauci della Russia

Il ruolo del Regno Unito è quello di assicurare che l’Unione europea sia allineata (alla Nato).

Brexit potrebbe ridurre del 30% capitali in entrata nel Regno Unito

Un voto favorevole all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea in occasione del referendum di giugno rischia di comportare un blocco improvviso nell’afflusso di capitali intorno al 30%; è quanto si legge in un’analisi della banca svizzera Ubs. Considerato il deficit della bilancia delle partite correnti britannica, l’equilibrio che viene mantenuto grazie all’afflusso di capitali esteri

“GB resti nella Ue”. Lo dice l’ad di JP Morgan, Jamie Dimon

NEW YORK (WSI) – Pur avendo bollato l’Unione Europa come “burocratica e inefficiente”, l’amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, ritiene che la Gran Bretagna debba rimanerne un membro. “L’alternativa potrebbe essere altamente dannosa” ha detto il numero uno della banca americana nella sua lettera annuale agli azionisti, avvertendo che la Brexit potrebbe portare alla disgregazione della UE.

Roubini: “Brexit sancirà fine dell’Ue”

Provocherebbe effetto a catena. Anche catalani e scozzesi inizierebbero a chiedere di uscire. A quel punto persino Grexit non sarebbe da escludere.

Nuovo alert da S&P, con Brexit a rischio tripla AAA del Regno Unito

Nuovo alert sulle conseguenze di un eventuale abbandono dell’Ue. Mentre diventa sempre più imminente il referendum del prossimo 23 giugno.