Brexit pagina 37
Guru mercati in via di Sviluppo vede crisi valutaria e declassamento del rating UK in caso di Brexit disordinata. Referendum fu “frode” contro il popolo.
Pur offrendo le sue dimissioni ai dissidenti, May non è riuscita a sbloccare l’impasse e il 12 aprile si avvicina, il giorno in cui scatterebbe il no deal.
Non basta a sbloccare impasse: sterlina ai minimi di 4 settimane. Governo intanto rigetta formalmente la petizione in favore della revoca dell’articolo 50.
Per il Chief Investment Officer di DWS Stefan Kreuzkamp ci sono buone ragioni per ritenere meno probabile una No Deal Brexit, ma tutto resta ancora aperto.
La premier britannica ha alla fine offerto ai dissidenti del suo partito dei conservatori quello che volevano. Stando a quanto riferito da alcune fonti a Sky, Theresa May avrebbe promesso al gruppo dei deputati Tories della linea dura di fare come vogliono loro. In cambio del voto a favore del suo Withdrawal Agreement, la leader
Lo vogliono gli unionisti nordirlandesi: il problema è che l’UE dirà di no. A Westminster al via torneo a eliminazione per stabilire proposta vincitrice.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, è intervenuto in merito alla partecipazione del Regno Unito alle prossime elezioni europee, affermando all’Europarlamento che non è possibile ignorare quell’ampia fetta del Paese che ha richiesto di revocare la Brexit. Così Tusk:“Permettetemi di fare un’osservazione personale ai membri di questo parlamento. Prima del Consiglio europeo, ho detto
Legale che vive in Spagna racconta dei vantaggi della Brexit per la Spagna, che vanta grande crescita del PIL e dove rifiorisce l’attività imprenditoriale.
Secondo indiscrezioni, i Brexiter più accaniti vogliono che la premier britannica indichi la data delle sue dimissioni per sostenere il suo piano di Brexit
Si schiariscono nubi intorno alla Brexit: sterlina potrebbe rafforzarsi ancora dopo che irriducibili Brexit dura aprono all’approvazione del piano di May.