Brexit pagina 38

Brexit: studenti italiani in fuga dalla City

Dopo il boom di studenti italiani a Londra nel 2018 quelli che si iscrivono alle università inglesi sono scesi del 7-10%.

May umiliata, Westminster prende controllo Brexit

Camera dei Comuni dice sì all’emendamento che di fatto concede al Parlamento il controllo dell’accordo sulla Brexit. Cosa succede ora? Tutti gli scenari.

May offre sue dimissioni in cambio del Brexit deal, unionisti dicono no

May avrebbe tentato invano di persuadere i Brexiteers del suo partito offrendo le sue dimissioni in cambio del voto favorevole. Sterlina accusa il colpo.

Brexit: crolla ai minimi l’ottimismo delle aziende della City

Con il caos sulla Brexit, crolla ai minimi l’ottimismo delle aziende inglesi. Secondo un sondaggio della società di contabilità PwC, le aziende della City sono oggi  ancora più cupe di quanto non lo fossero a dicembre 2008, tre mesi dopo il crollo di Lehman Brothers che portò alla crisi finanziaria globale.Il sondaggio condotto su 84 importanti

Brexit: un milione in piazza a Londra per nuovo referendum. May in bilico

Governo in rivolta contro la premier, diversi ministri chiedono le dimissioni. Pronta l’ex ministro Nicky Morgan, pro-Ue.

“Ue potrebbe non sopravvivere a Brexit”. Sale rischio “no deal”

Per ex capo economista di Morgan Stanley in Asia, Ue potrebbe non avere forza di reggere a nuova crisi crisi. Ministri governo: Hard Brexit rischio reale.

Mezza Londra non vuole la Brexit, che manderebbe in fumo 600 miliardi

Sale rischio di un’uscita di Londra dall’Ue senza un accordo, lo scenario peggiore. A Londra maxi corteo di protesta per chiedere un secondo referendum.

Brexit: imprese tedesche vedono “tregua” Ue non risolutiva

La proroga concessa dall’Unione Europea alla Gran Bretagna per uscire dall’UE dà all’economia un momento di respiro, ma niente di più. È quanto ha il capo delle camere di commercio tedesche DIHK, Eric Schweitzer, secondo cui “il rischio di una hard Brexit dura rimane alto”. 

Brexit: UE concede proroga “condizionata” al 22 maggio

Rinvio solo dopo ok di Westminster. In caso di bocciatura Londra dovrà indicare entro il 12 aprile come intende comportarsi con il voto delle Europee.

Brexit, Londra sull’orlo del no deal: aziende corrono ai ripari

Brexit è costata già così l’1,5% del PIL UK. Mercati non scontano scenario no deal, aziende si: hanno smesso di investire finché non sarà fatta chiarezza.