Disoccupazione pagina 100
Il numero dei disoccupati si è attestato a 2,31 milioni, il massimo assoluto dal terzo trimestre del 2000. Disoccupazione giovanile al 31,1%. Record anche in Eurozona: 10,7% ai massimi da nascita euro.
Campanello d’allarme in un momento di confusione e di mancanza di misure pro-crescita. Coordinare le politiche fiscali e regolamentare il settore finanziario, per avere crescita sostenibile e coesione sociale.
“Ma non accetterei di andare a un telegiornale della Rai”. Lascia la direzione dopo la denuncia per comportamento antisindacale del cdr. Si era rifiutato di leggere un comunicato dell’Fnsi sullo sciopero. Intanto al Tg1 si apre il toto nomine, dopo la rimozione di Minzolini.
I dati sono lievemente inferiori alle stime che erano per la creazione di 85 mila unita’. Il mercato evita il peggio. Le possibilita’ di una seconda recessione sono alte. La media di assunzioni e’ troppo bassa e il tasso di disoccupazione e’ sopra l’8% da febbraio 2009.
Un ragazzo su tre non ha un’occupazione. Livelli mai cosi’ negativi dal 2004. Sembra di tornare agli Anni Trenta. La disoccupazione generale sale all’8,3%. I senza lavoro tornano ai massimi dal 2010: sono oltre due milioni.
Nel mese di agosto il tasso di disoccupazione giovanile, per eta’ compresa tra 15 e 24 anni, e’ aumentato ancora, dello 0,1 rispetto a luglio e di 0,8 rispetto all’anno prima. Stanno peggio le donne al Sud: numero di ragazze senza lavoro ai massimi dal 2004.
Reso noto dall’Istat anche il tasso di disoccupazione di luglio, rimasto stabile. L’agenzia avverte “emorragia posti lavoro causata dalla crisi arrestata, ma non è emerge ancora la ripresa”.
I dati sono migliori delle attese che erano per un incremento di 84 mila posti. In calo la disoccupazione, ma ci vorranno un po’ di anni prima che torni ai livelli pre-recessione. Ancora molte, 6,2 milioni, le persone fuori dal mondo di lavoro per sei mesi o piu’. In luglio 154.000 le assunzioni in azienda. Il mercato tira un sospiro di sollievo.
E’ quanto risulta dal bollettino di Bankitalia. A maggio l’indebitamente della Repubblica Italiana si è attestato a quota 1.897,472 miliardi, pari a 31 mila euro per abitante.
Il dato, che si riferisce al primo trimestre del 2011, mette in evidenza un picco del 46,1% per le donne del Mezzogiorno. Giovani sempre piĂą precari, cercano disperatamente un lavoro nel loro paese.