Eni ha riportato risultati superiori alle stime degli analisti nel 3Q e ha alzato la previsione sull’Ebit adjusted 2023, Titolo in rialzo
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Eni
L’Eni, precedentemente Ente Nazionale Idrocarburi – ENI, è una multinazionale italiana che si occupa della produzione e della distribuzione di energia. Viene creata dallo Stato Italiano nel 1953 sotto forma di ente pubblico e la sua direzione viene assunta da Enrico Mattei.
Mantiene questo assetto aziendale fino al 1992, anno in cui diventa una società per azioni. Il suo inconfondibile logo rappresenta un cane a sei zampe, secondo l’interpretazione ufficiale quattro zampe rappresentano le ruote dell’automobile e le due supplementari costituiscono le gambe del conducente, a simboleggiare la perfetta sinergia fra l’essere umano e la tecnologia.
Lo slogan della compagnia è Diamo all’energia un’energia nuova.
L’Eni svolge attività nel settore del petrolio, della produzione di energia elettrica, del gas naturale e nel campo ingegneristico. Si classifica come sesto gruppo petrolifero a livello mondiale per volume di affari ed è stata definita da Forbes come la prima azienda attiva in Italia.
Opera in 90 paesi e conta nel suo organico più di 83.000 dipendenti nel mondo.
È quotata alla Borsa di Milano e al New York Stock Exchange (NYSE) .
Lo Stato Italiano, dal 1995, ha venduto progressivamente le azioni dell’azienda ma possiede, tuttora, più del 30% del capitale azionario e continua a detenere, perciò, l’effettivo controllo della società.
Evento importante nella storia dell’azienda ha rappresentato, nel 2006, l’acquisizione da parte della Saipem -posseduta dalla Eni- della società Snamprogetti: questo ha dato la possibilità di estendere ulteriormente i progetti di ricerca ed estrazione fino in Siberia.
Il presidente attuale è Giuseppe Zafarana, mentre il ruolo di ceo è ricoperto da Claudio Descalzi.
Gli sforzi da parte dei gestori patrimoniali nei confronti alla lotta climatica e investimenti ESG sono diminuiti notevolmente. L’Europa vince la sfida con gli USA.
Risultati sopra le attese per Eni nel secodno trimestre e guidance complessivamente migliorata per il full year. Positivi gli analisti
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Eni ha chiuso i primi tre mesi del 2023 con un utile operativo adjusted (rettificato) di 4,6 miliardi di euro.
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Giornata importante quella di ieri per l’energia e la transizione green, con due giganti come l’italiana Eni e l’americana CFS (Commonwealth Fusion Systems), spin-out del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che hanno siglato un accordo di cooperazione, con l’obiettivo di accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione. A renderlo noto la stessa azienda del comparto energetico italiano.