Eurozona pagina 217
L’ex premier: “L’Italia perde peso e ricchezza oltre quello che ha già perso. Pronta ad essere messa all’incanto con metodi egemonici da chi è in posizione di forza”.
Post Draghi: forza della valuta europea (1.3250) e yen. Giu’ i decennali dei periferici Ue (Italia, Spagna, Portogallo). Tassi in rialzo. Sell in borsa. Cruciale per la exit Fed il rapporto sull’occupazione Usa.
Tagliate stime Pil Eurozona in 2013. “La disoccupazione rimane a livelli altissimi, situazione di grande difficoltà ovunque”. Discussa la possibilità di tassi sui depositi negativi.
Bilanci esaminati da task force esterna. Messa in dubbio affidabilita’ dei bilanci comunicati. In futuro costi piani salvataggio peseranno su correntisti e azionisti prima che sui contribuenti.
La lobby degli industriali europei ha incontrato Merkel, Hollande e Barroso. Con il piano su competitività e produttività stati membri saranno costretti a implementare riforme strutturali neo liberali.
L’arroganza degli organismi internazionali non fa filtrare pentimenti. E per il futuro, aspettatevi di peggio: “E’ necessario – dicono – trovare modalita’ per ottimizzare il processo della Troika“. Foto: Lagarde
Meta’ degli intervistati dal Censis ripone scarsa fiducia nella classe politica. Per il 77% hanno fatto carriera solo grazie a favoritismi e raccomandazioni. Non va meglio all’Europa.
Allarme degli industriali: rischio disertificazione del settore. Fulvio Conti: crollo del 25% della produzione. Squinzi: “distrutto 15% base produttiva, rischio altre defezioni”.
Fiducia al debito italiano, ma la soluzione migliore è un paniere di governativi diversificato con titoli a più alto rating. Parla Corrado Caironi, strategist di Research and Capital Allocation.
I banchieri svizzeri non ci stanno e criticano stime e metodo utilizzato dagli econimisti britannici per arrivare a questa cifra. “Berna non e’ responsabile dell’economia in nero“.