Eurozona pagina 227
Ci sono notevoli prospettive di crescita globale durante la seconda parte dell’anno. Gli Stati Uniti vivranno una fase di debolezza nel secondo e terzo trimestre, ma poi si risolleveranno. L’Europa invece… Stime da interpetare in ottica contrarian?
Quali asset evitare e su quali investire. Tra Usa, Europa e Asia, fondamentale valutare i rischi relativi a politiche monetarie ‘eccessive’. Lettura sconsigliata a chi gestisce meno di 10 milioni di euro.
“Noi dobbiamo accettare che l’Europa ha l’ultima parola in alcune aree”, se davvero vogliamo superare la crisi dei debiti sovrani e riacquistare la fiducia degli investitori.
Le parole sconsiderate di Schaeuble, secondo cui il modello cipriota dovrebbe essere seguito per futuri salvataggi rafforzeranno il panico dei risparmiatori e incideranno sulla rivolta verso un modello d’Europa, architettata a misura di tecnocrati. L’opinione di Elio Lannutti (Presidente Adusbef)
L’irrigidimento fiscale (per evitare che debordino i conti pubblici) abbinato all’irrigidimento monetario (per timore che l’espansione monetaria generi bolle inflattive) chiude le valvole di sfogo alternative: assenti nell’area euro. L’opinione di Bimbo Alieno.
Valgono 39,6 miliardi di euro, il 10% del totale della Banca centrale elvetica. L’oro e’ “l’unico asset veramente di valore rimasto in bilancio”. Paura che i paesi indebitati dell’area euro se ne servano per risanare i propri bilanci. Si va verso referendum.
A dirlo e’ il vice presidente dell’istituto centrale di Francoforte, Vítor Constâncio (Foto), precisando che “chiaramente dipende dalle informazioni”. In passato notizie del genere sono state presto smentite: un altro modo per manipolare i mercati.
I proprietari di una casa finita in pignoramento dovranno rinunciare alla tv satellitare, alle vacanze all’estero e all’iscrizione alle scuole private per i propri figli. Niente cinema, stadio, assicurazione sanitaria privata e auto: la classe media si impoverisce.
I due autori della ricerca accusati di calcoli erronei (ci sarebbe un gap di 2 punti percentuali di Pil). I risultati teorizzano che manovre di incremento fiscale e riduzione delle spese sostengono la crescita.
Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in un discorso proferito al Bundestag. Sui mercati minore incertezza: “siamo sulla buona strada”.