Eurozona pagina 234
Prende piede il welfare fai da te. Austerity si fa sentire sull’acquisto sui farmaci: prezzo ticket balzato +40% l’anno scorso. Il 55% degli assistiti si paga da solo visite e accertamenti diagnostici. Il rapporto Bocconi
A sostenerlo e’ Athina Kyriakidou, membro dell’Opposizione cipriota (Partito Democratico): VIDEO. Intanto il portavoce del governo di Nicosia avverte: probabile che il parlamento non approvi l’accordo con l’Eurogruppo. Il voto alle 17.
Avvertimento anche a Spagna e Francia e, più in generale, all’Eurozona. Secondo l’agenzia di rating, l’esercito dei disoccupati non tollererà più l’austerity e si metterà in marcia.
Commerzbank: “Un’aliquota del 15% sugli asset finanziari sarebbe sufficiente a spingere il debito sotto la soglia critica del 100% del Pil“. Ma si rischierebbe di scatenare un altro tipo di crisi, sociale.
Il caso Cipro ci ricorda che l’Europa è asservita agli interessi dell’oligarchia bancaria. Una vera e propria rapina che andrà a colpire i piccoli patrimoni. L’opinione di Paolo Cardenà.
Il prodotto interno lordo dell’Europa soffrirà una contrazione -0,5% per poi segnare una crescita dell’1% l’anno prossimo. Rivisto al ribasso l’outlook della congiuntura globale. Anche l’agenzia nota come i mercati siano disconnessi dall’economia reale.
E’ l’allarme lanciato dal ministro tedesco degli Esteri Guido Westerwelle: “Falso dire che austerità è stata imposta dall’estero all’Italia”. Perfino Berlusconi ha sostenuto le riforme di Monti.
Il divario tra l’andamento del settore finanziario in Borsa (+7% da inizio anno) e l’accesso al credito si sta ampliando. Il numero uno della Bce deve inventarsi nuova soluzione per salvare le banche, prima del riallineamento dei mercati con la realta’.
Germania e Bundesbank devono cedere. L’ex primo ministro: le misure di rigore fiscale sono state eccessive in Europa. Appello per una svalutazione della moneta unica, sopravvalutata del 14%. Leggi l’intervista.
“Danneggiano la ripresa economica, creano distorsioni sul mercato delle valute, rischiano di creare nuove bolle“, denuncia il professore americano. Ma non solo. Conducono a una stagnazione e ristagnano nelle casse delle banche. Quindi meglio dire basta. Prima che sia troppo tardi